Merate, un pendolare: "Machete al posto del biglietto". Risponde il capotreno aggredito

Alla proposta choc di un viaggiatore esasperato dai continui disagi sui treni, dice la sua Carlo Di Napoli, il ferroviere che ha rischiato la vita l'11 giugno del 2015

Un frame dell’aggressione al capotreno Carlo Di Napoli

Un frame dell’aggressione al capotreno Carlo Di Napoli

Merate (Lecco), 22 giugno 2018 – Un machaete da esibire ai controllori al posto del biglietto o dell'abbonamento. E' la proposta choc che un pendolare brianzolo, evidentemente esasperato dai continui ritardi e dalle troppi treni soppressi, ha formulato sulla pagina Facebook del Comitato dei pendolari del Meratese. “A luglio invece del mensile pensavo di acquistare un macete da esibire come documento di viaggio... consigli sul modello più adatto?”. A rispondergli, con un video che mostra le profonde cicatrici al braccio sinistro, ci ha pensato direttamente Carlo Di Napoli, il capotreno oggi 35enne l'11 giugno 2015 è stato aggredito proprio con un machete da una banda di sudamericani.

“Vede, quelle che le mostro in questo breve video sono le cicatrici che porto dall'aggressione ricevuta appunto con un machete. Si ricordi che dietro una divisa, ogni divisa, c'è un uomo ed una donna in carne ed ossa, con famiglia, amici ed altri cari, e che quello che lei reputa simpatico o ironico ha fatto inorridire non pochi. Non parlo di soli ferrovieri perché mi han scritto ed inviato lo screenshot del suo post anche persone che non hanno nulla a che fare col trasporto pubblico. Si ricordi che lo schermo di un telefonino o il monitor di un pc non ci rende anonimi o protegge, quello che si pubblica in un modo o nell'altro esce”. Dal canto loro anche i portavoce del Comitato dei pendolari del Meratese hanno preso le distanze dal post ed espresso solidarietà al ferroviere ferito.