Addio a Giorgio Redaelli, ragno e “Re del Civetta“

Il grande alpinista ha firmato imprese epiche sulle Alpi ed è stato anche sindaco di Cassina Valsassina

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Il Re del Civetta è morto. Era uno dei migliori alpinisti del dopoguerra. La scorsa notte si è spento all’età di 86 anni Giorgio Redaelli che ha scritto pagine di storia dell’arrampicata. Era un Maglione rosso dei Ragni della Grignetta. Sono stati proprio loro ad annunciare la notizia: "Ci ha lasciati il Ragno Giorgio Redaelli, testimone e protagonista di tante delle più belle imprese dell’alpinismo italiano negli anni ‘50 e ‘60. Ha portato alla ribalta internazionale la generazione degli alpinisti lecchesi del dopoguerra, ed è stato un grandissimo interprete della stagione dell’alpinismo invernale. A lui va il nostro pensiero affettuoso e riconoscente ". Il funerale verrà celebrato domani mattina, mercoledì alla alle 10.30 nella chiesa del Sacro Cuore a Mandello, suo paese d’origine.

Era accademico del Cai, membro della Scuola militare di alta montagna di Chamonix, istruttore di alpinismo, guida alpina e maestro di sci. Ma il Re del Civetta, soprannominato così perché le sue principali imprese alpinistiche sono legate al gruppo del Civetta, era anche un giocatore e istruttore di tennis e di golf. Era stato inoltre sindaco di Cassina Valsassina dove abitava. Nel 1956 aveva fatto parte della cordata di alpinisti che hanno compiuto la prima ripetizione della via di Bonatti al Dru sul Monte Bianco ed è stato un grandissimo interprete della stagione dell’alpinismo invernale. D.D.S.