Lecco, Adda sempre più a secco: arrivano i cercatori d’oro

Paderno d’Adda, sono giunti dal Milanese, Brianza e anche dalla Valtellina. Armati di setacci, secchi e picconi si sono messi a scavare sondando il fondale

Cercatori d'oro

Cercatori d'oro

Paderno d'Adda (Lecco) -  L’Adda come il Klondike. Approfittando del fiume in secca come non mai, sulle sponde dell’Adda sono arrivati i cercatori d’oro. Gli aspiranti Paperon de’ Paperoni si sono piazzati nel tratto a valle sotto il ponte di Paderno, i cui paesaggi risplendono e valgono già più dell’oro perché hanno fatto da sfondo ad alcuni dei capolavori di Leonardo da Vinci. Armati di batea che sono i classici setacci che si vedono nei film sulla corsa all’oro in Nord America, canalette, secchi, picconi e altri armamentari e vestiti con stivaloni e tute in gomma tipo pescatori, i novelli cercatori d’oro, venuti apposta dal Milanese, dalla Brianza e dalla Valtellina, hanno passato letteralmente al setaccio il greto del corso d’acqua, proprio come facevano i loro predecessori alla fine del XIX secolo in Canada e Alaska. 

Pepite non sembra ne abbiano trovate, ma pagliuzze e scaglie invece sì, insieme anche a qualche anello, braccialetti e collanine persi chissà quando e chissà dove più a monte da qualcuno per essere trascinati via fin lì tra le rocce e i fondali solitamente sommersi dalla corrente.

"Qualcosa hanno certamente trovato perché sono rimasti a scandagliare le sponde per parecchie ore – racconta Fiorenzo Mandelli, 70 anni, da 13 il custode dell’Adda leonardesca -. Non avevo mai assistito a una scena del genere, all’inizio nemmeno volevo crederci, poi però mi hanno confermato che erano proprio cercatori d’oro" . I contagiati dalla febbre dell’oro hanno colto al volo l’occasione del livello dell’Adda particolarmente basso per passare in rassegna anfratti che solitamente rimangono inaccessibili. "A memoria io non mi ricordo di aver mai visto prima una situazione del genere – conferma Fiorenzo Mandelli -. Forse questa siccità li può aiutare a comprendere che c’è una risorsa che è molto più preziosa del metallo che cercavano i cercatori d’oro. E’ l’acqua, senza la quale non possiamo bere, irrigare i campi, produrre energia elettrica".