Introbio (Lecco), 25 settembre 2014 - Introbio è senza acqua potabile. Con un’ordinanza a firma del sindaco Adriano Airoldi, l’Amministrazione ha comunicato ai cittadini l’inconveniente che ha già fatto arrabbiare molti cittadini. Il titolo è «Divieto di utilizzo dell’acqua per uso potabile». E, a rafforzare il concetto, in calce all’avviso si ribadisce che «tale acqua non può essere utilizzata come bevanda». Prelievi dalla rete di acquedotto pubblica di via Fucinetta nella giornata di lunedì, fax dell’Asl di Lecco il giorno successivo e subito fuori l’ordinanza: l’acqua di Introbio è risultata all’analisi batteriologica «non conforme agli standard di qualità» fissati dalle normative in materia e per questo il sindaco è stato costretto a vietare - fino a nuovo ordine - l’utilizzo dell’acqua che sgorga dalle case di Introbio per uso potabile. Rimane invece possibile utilizzarla per le operazioni di igiene domestica e personale che però non comportino ingestione d’acqua. I tecnici sono già al lavoro per capire il perché l’acqua di Introbio sia inquinata e come fare per renderla di nuovo potabile. Saranno decisive le prossime analisi dell’Asl, che potranno rendere noto se la situazione idrica sarà migliorata o se c’è ancora da lavorare. In ogni caso non è la prima volta che Introbio si trova alle prese con problemi di potabilità, visto che nel corso degli anni è già capitato che i primi cittadini abbiano dovuto firmare ordinanze simili. Ora la giunta si trova a dover imporre con fermezza qualcosa che certamente non piacerà ai cittadini. È inevitabile però che della vicenda si parlerà anche nel consiglio comunale di questa sera, già attesissimo per le spiegazioni che lo stesso Airoldi dovrà dare a proposito della sua decisione di far uscire Villa Migliavacca dall’Unione dei Comuni del Centro Valsassina - istituzione voluta proprio da Introbio ai tempi di Eusebio Marconi (e con l’attuale sindaco impegnato nell’amministrazione del paese).
CronacaA Introbio l'acqua non è più potabile