A Lecco le famiglie ringraziano la Questura: "Umanità straordinaria"

Grazie alla mediazione dei funzionari tanti cittadini hanno deciso di ospitare mamme e bimbi in fuga

Sono più di 600 i profughi ucraini ospiti in provincia di Lecco. Sono un centinaio in più di settimana scorsa, il doppio rispetto a quella prima ancora e il numero cresce costantemente. Attualmente sono 666 i cittadini dell’Ucraina in fuga dalla guerra nel loro Paese che sono stati accolti dai lecchesi. La maggior parte sono ospitati da privati: familiari che erano già in Italia, amici, conoscenti, ma anche tanti sconosciuti che hanno spalancato le porte di casa propria per condividerla con loro. Ai 666 si aggiungono poi 20 minori non accompagnati, che sono cioè arrivati senza genitori o parenti, affidati ad altri profughi oppure a italiani che magari in passato avevano già ospitato i familiari durante soggiorni terapeutici.

Per fronteggiare il continuo arrivo di profughi e assisterli nel migliore dei modi, gli agenti dell’Immigrazione guidati dal commissario Rosario Torrisi stanno facendo gli straordinari. "Siamo stati accolti e trattati con professionalità, umanità, sensibilità e delicatezza, un atteggiamento che va oltre la buona prassi professionale, un valore aggiunto che fa profonda differenza - li ringrazia in una lettera indirizzata al questore, Alfredo D’Agostino, un lecchese che sta ospitando 7 profughi, tra cui una bimba di 2 anni -. A lei le mie personali congratulazioni per avere collaboratori di tale calibro".

Daniele De Salvo