Lecco, 15 maggio 2014 - Ancora due mesi prima della riapertura della Superstrada 36 per i lavori di rifacimento della Monte Piazzo, per rifare un’opera che costa 30mila euro al metro. Oggi avrebbe dovuto segnare l’inizio del conto alla rovescia per un mese perchè era stato promesso un anno di lavori il 13 giugno del 2013 quando venne aperta la canna sud della galleria appena rifatta. Invece servirà un mese in più, salvo nuovi imprevisti, per poter tornare a una viabilità normale senza by pass, cantieri polverosi da attraversare e svincoli sbarrati come quello di Piona e quello di Dervio. Gli interventi di rifacimento della canna nord del tunnel stanno proseguendo a ritmo serrato per arrivare alla consegna, anche perchè va considerato che i tratti rifatti vanno ancora asfaltati e in questo caso l’appalto da quasi 500mila euro è stato assegnato il 6 maggio e c’è tempo per eventuali ricorsi fino al 6 giugno. Una riflessione meritano anche i costi di questi lavori che sono stati realizzati perchè la struttura non era evidentemente stata edificata nel modo adeguato visto che la galleria scivola a valle.

L’importo complessivo del progetto ammonta, dopo la redazione di una prima perizia di variante, a 29 milioni di euro, di cui 20 milioni e 400mila per lavori, inclusi 680mila euro per oneri di sicurezza. Il costo chilometrico dell’opera ammonta a circa 30mila euro al metro. I tratti in questione hanno una lunghezza di 231 metri in canna di valle e 420 metri in canna di monte. Anas ha spiegato che il rifacimento è stato necessario «laddove le strutture portanti del tunnel, attraversando l’omonimo Monte Piazzo all’interno di una faglia di carattere regionale, sono state assoggettate a importanti effetti deformativi che si sono registrati sin dall’originaria apertura al traffico della galleria stessa». In buona sostanza era sbagliato il progetto, o non si era tenuto conto di una paleofrana sulla montagna che da sempre si sa esistere. Fatto sta che quei 30mila euro al metro per rifare 650 metri di strada li pagano i cittadini che sono anche quelli che sopportano i disagi. Da due anni la strada è a mezzo servizio, da nove mesi lo svincolo di Dervio è chiuso, da due anni anche quello di Piona è fuori servizio, dall maggio del 2013 per 43 giorni il traffico è stato bloccato sulla Provinciale 72 che ha dovuto sopperire alla chiusura totale della 36 tra Bellano e Colico. Questi disagi, le code, i chilometri in più fatti ogni giorno dai pendolari e i turisti che scappano non sono contati nei 30mila euro al metro perchè sono soldi in più che i cittadini e l’economia del territorio hanno dovuto sborsare ogni giorno.

di Stefano Cassinelli