Pescate, 8 marzo 2014 - Credevano si trattasse di uno scherzo di carnevale, non di una rapina vera e propria, quando hanno realizzato quello che stava succedendo ormai il bandito se ne stava già andando, avvilito per non essere stato preso sul serio e a mani vuote. Tutto è accaduto oggi pomeriggio, sabato, a Pescate, nella cartoleria che si affaccia lungo la provinciale che taglia in due il paese.

Un giovane, con un cappellino giallo calato in testa e una pistola palesemente finta in mano ha fatto irruzione nel negozio. “Questa è una rapina, questa è una rapina, datemi tutti i soldi”, continuava a urlare. Contemporaneamente premeva a ripetizione il grilletto dell’arma giocattolo, senza però che partisse nemmeno un colpo.

I titolari dell’attività e gli altri clienti lo hanno guardato sorridendo pensando fosse qualche buontempone in vena di burle. Ma l’estraneo poi ha scavalcato il bancone e si è avvinghiato al registratore di cassa nel tentativo di aprirlo e strapparlo per fuggire con l’incasso. Solo in quale momento tutti hanno compreso di avere a che fare con un delinquente. Ma ormai l’intruso stava già per imboccare la porta tra le risate generali.

Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri, mentre in zona sono scattate le ricerche del fuggitivo. I testimoni hanno riferito che si tratta di un ragazzo italiano. Oltre al berretto color canarino indossava un giubbotto scuro e dei pantaloni, sempre scuri. Sulle spalle portava inoltre uno zainetti, parrebbe nero. E’ stato notato allontanarsi do corsa a piedi, in direzione di Olginate.