di Stefano Cassinelli

Barzio (Lecco), 28 febbraio 2014 - I funghi, negli ultimi anni, sono diventati sempre più una questione economica per il territorio. Sono ormai passati otto anni dall’introduzione del tesserino stagionale per la raccolta e nei prossimi mesi arriverà anche il tesserino giornaliero che addirittura, non da subito, potrà essere acquistato via sms anche all’ultimo. La novità è stata annunciata dalla Comunità montana ed è il presidente dell’ente di Barzio Alberto Denti che spiega: «Da tempo avevamo intenzione di introdurre questa modalità ma per questioni logistiche non si è riusciti a renderla operativa. Superato questo scoglio, con la prossima stagione siamo pronti a introdurre il nuovo tesserino giornaliero che costerà cinque euro e permetterà di andare una sola volta senza l’esborso stagionale». La nuova tessera del fungiatt è stata pensata per i non residenti nei comuni della Valsassina che in questo modo potranno avere la possibilità di fare funghi anche senza essere assidui frequentatori delle montagne per la ricerca del frutto stagionale. Chiaramente la speranza è che nessuno si improvvisi cercatore di funghi ma che prima di affrontare la montagna ci sia una certa preparazione. Il pagamento per quest’anno si dovrà effettuare con un bollettino postale, come già avviene con il tesserino stagionale che per i non residenti in valle costa 25 euro, ma nel giro di un anno la Comunità montana conta di attivare il servizio di pagamento via sms tramite telefono cellulare.

«Con l'utilizzo di questa tecnologia – sottolinea il presidente Denti – daremo la possibilità anche a chi decidesse di andare a far funghi all’ultimo momento, magari di domenica o la mattina presto di pagare la quota e andare a cercare nel rispetto delle regole». L’importo incassato nella passata stagione dalla Comunità montana è stato alquanto ridotto rispetto agli anni precedenti: «La carenza di funghi ha mosso meno cercatori – ha sottolineato il presidente Denti – con un incasso che si è quasi dimezzato visto che siamo passati dai 50, 60mila euro degli anni scorsi a circa 30mila della stagione appena conclusa». Per altro questi fondi vengono destinati dall’ente a interventi per la cura e la manutenzione dei sentieri di montagna e dei boschi.