Dervio, 20 febbraio 2014 - Ancora problemi per le scogliere sul lungolago di Dervio dove tra i massi ciclopici che compongono la struttura si sono aperte delle enormi buche e non va meglio per altri manufatti che risentono pesantemente dei problemi legati ai livelli del lago. In particolare le buche sono molto pericolose perché c’è il rischio di finirci dentro spezzandosi una gamba o nel caso di bambini di cadere all’interno.

Le segnalazioni arrivano da diverse parti, anche il responsabile del Centro vela di Dervio Antonio Cozzoli sottolinea il fatto che «l’erosione della struttura in pietra che entra in acqua è significativa, così come l’accumulo di materiale nella zona dello scivolo per l’accesso a lago. Negli ultimi anni questi processi si sono velocizzati enormemente rispetto al passato, tant’è che per quanto riguarda lo scivolo dobbiamo far intervenire una ditta specializzata diverse volte per ripristinare l’accessibilità».

Imputati per questa situazione sono i livelli del lago gestiti attraverso la diga di Olginate e il passaggio delle grosse navi della Navigazione in particolare la Orione che muove una grandi quantità di acqua creando onde molto lunghe. Della questione si sta occupando anche il sindaco Davide Vassena che spiega: «I problemi alle strutture ci sono ma si tratta di riparazioni tutto sommato limitate, non ci sono danni irreparabili ma mancano alcuni sassi. Sicuramente i sassi si sono staccati per qualche motivo, il fatto che li dobbiamo rimettere a posto può essere dovuto anche dal moto ondoso dalle barche grosse che sono in servizio sul Lario.

Noi abbiamo già fatto in passato interventi simili sia sugli argini del fiume sia sulle scogliere, i buchi c’erano già e si interviene quando si può. Abbiamo messo già a posto alcune scogliere che traballavano. Adesso sono emersi altri punti critici e cerchiamo di mettere in ordine anche questi. Si tratta comunque di cose sono venute fuori dopo che avevamo già operato per altre sistemazioni». Per il primo cittadino un ruolo lo potrebbero avere le grandi navi ma anche le quote dell’intero bacino sono da rivedere:

«Anche la gestione del livello del lago – conclude Vassena - che è sui livelli del record storico per altezza in questo periodo deve essere corretta. Di solito il livello viene mantenuto 50 centimetri sotto alla soglia attuale ma chi decide queste altezze deve capire che le onde vanno a picchiare su un muro che non è fatto per queste situazioni. Non sono un tecnico ma la logica dice questo. Quando c’è lo stratempo si allaga tutto e il lago può anche esondare ma è un evento straordinario qui invece le altezze vengono gestite senza tenere conto delle esigenze dei paesi sul litorale e queste sono le conseguenze».