Osnago (Lecco), 11 febbraio 2014 - Il piccolo Markus sta meglio, molto meglio. Il bimbo di due anni di Osnago sbranato dal rottweiler dei vicini è ancora ricoverato al Sant’Anna di Como e la prognosi resta riservata, perché i medici che lo stanno assistendo non sanno quando potrà lasciare l’ospedale e tornare a casa, ma le sue condizioni migliorano. I medici sostengono che presto potrebbe di nuovo camminare. Gli interventi chirurgici a cui è stato sottoposto per ridurre le lesioni provocate dai morsi del cane e per la ricostruzione plastica delle parti finite fra le fauci del molosso, in particolare la natica sinistra, sono perfettamente riusciti.

Inizialmente si temeva dovesse subirne altri, invece a quanto sembra non dovrà più essere operato, almeno per qualche tempo. «I sanitari voglio rimetterlo in piedi il prima possibile - riferisce il papà Ilie Timis, artigiano di trent’anni -. Prova parecchio dolore ma ha compiuto molti progressi, ormai è fuori pericolo». La mamma, Maria, che sta studiando per diventare operatrice socio-sanitaria, assiste il suo bimbo giorno e notte, lui invece deve tornare al lavoro in Germania, a Colonia, dove si trovava la sera del 27 gennaio, quando la moglie con una telefonata lo ha avvisato di quanto successo. Più che le ferite fisiche adesso preoccupano quelle psicologiche.

«Markus continua a piangere, ha gli incubi, non riesce a dimenticarsi quello che è accaduto e quel grande cane nero». Alcuni psicologi hanno contattato il sindaco del paese Paolo Strina per offrire la propria disponibilità per aiutare gratuitamente il piccolo a superare il trauma e lo choc che ha subito, altrimenti rischia di dover convivere con la fobia degli animali per sempre. Intanto si attende di conoscere anche la sorte di Iron, il rott king size di 65 chili che non ha nemmeno tre anni d’età che ha azzannato il bambino e la madre che ha tentato di difenderlo. Adesso è affidato alle cure del veterinario di fiducia di Verderio. Due addestratori cinofili vorrebbero trasformarlo in un cane da salvataggio o da ricerca, ma la parola ultima spetta ai giovani proprietari.

«Non è stato deciso ancora nulla in merito - riferisce l’avvocato Lara Giglio di Sesto San Giovanni, legale di fiducia dei padroni della bestia, denunciati per lesioni gravi in seguito ad omessa custodia e malgoverno di animali -. Non sono intenzionati a riprenderlo con loro, ne avrebbero diritto, ma non vogliono provocare ulteriori sofferenza al bimbo e alla mamma. I termini dell’affido cautelare sono scaduti, per ora tuttavia preferiscono lasciarlo nella clinica dove è stato portato subito dopo l’aggressione». Fortunatamente il molosso è assicurato, per il risarcimento e l’indennizzo alle sue “prede” non dovrebbero sussistere problemi, mentre per il processo è presto, occorreranno mesi. «Per il malgoverno e l’omessa custodia è prevista un’ammenda, mentre per le lesioni tutto dipende da quando e come si ristabilirà il bambino».