Osnago (Lecco), 28 gennaio 2014 - «Aiutatemi, aiutatemi per favore, mio figlio sta male, sta morendo». Ma nessuno riusciva a entrare, il cane inferocito presidiava il cancello e i carabinieri hanno dovuto sparargli, consentendo finalmente ai soccorritori di raggiungere il bimbo ferito, con le gambe ridotte a brandelli dal molosso impazzito. Adesso il piccolo, che non ha compiuto nemmeno due anni, è ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Il bimbo ieri pomeriggio stava giocando nel giardino sotto casa in un complesso condominiale di via Pinamonti, a due passi dalla ex statale 36. Improvvisamente il rottweiler king size dei vicini è riuscito a scavalcare la recinzione della cuccia e gli si è immediatamente avventato contro. Lo ha morso una, due, tre volte e poi ancora, addentandolo quasi si trattasse di una preda, sbranandogli gli arti inermi. Un altro residente d’istinto è intervenuto, non sa nemmeno lui in che modo ma è riuscito a strapparlo dalle fauci della bestia di 75 chilogrammi. Entrambi si sono rifugiati nel suo appartamento e hanno subito allertato gli operatori del 118.

La creatura era interamente coperta da un sudario sangue, piangeva per lo spavento e il dolore, mentre la mamma intrappolata al piano superiore non poteva nemmeno raggiungere il piccino perché bloccata pure lei dalla furia nera. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del servizio di emergenza clinica, ma neppure loro hanno potuto varcare il passaggio per la presenza del molossoide sempre più nervoso, pronto ad assalire anche i medici e i paramedici. In pochi minuti sono accorsi in forze anche i militari. «Vi prego, aiutatelo», continuava a gridare impotente e disperata la mamma del bambino attraverso il citofono.

Il capitano Giorgio Santacroce, comandante della Compagnia di Merate non ha potuto altro che mettere mano alla fondina, estrarre la Beretta calibro 9 d’ordinanza, infilare la pistola tra le sbarre della ringhiera, prendere la mira e premere il grilletto per fare fuoco. Il colpo è andato dritto a segno, trapassando entrambe le zampe posteriori il quadrupede, il quale è sgattaiolato via, cercando rifugio in strada e sgomberando il campo. Dopo le prime cure il piccolo è stato trasferito in ambulanza e accompagnato d’urgenza a sirene spiegate all’Alessandro Manzoni di Lecco.

I camici bianchi hanno riscontrato diversi traumi e lesioni gravi. Pare se la caverà, ma chi lo assiste preferisce non sbilanciarsi, perché le sue condizioni permangono critiche. Nel frattempo è scattata la caccia al molosso. Gli operatori del 112 lo hanno rintracciato agonizzante a un chilometro di distanza, seguendo le tracce di sangue. Nonostante fosse ferito ringhiava e nessuno ha osato avvicinarsi. Lo ha catturato l’accalappiacani provinciale che lo ha portato da un veterinario, ma probabilmente dovrà essere abbattuto, perché ormai rappresenta un pericolo. Il piccolo è stato operato per tutta la notte all'ospedale Sant'Anna di Como dove versa in gravissime condizioni.

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