Premana (Lecco), 10 gennaio 2014 - Il petrolio del futuro è l’acqua e proprio per salvaguardare questa risorsa sono nati e crescono continuamente alcuni Comitati tra cui a Premana e Pagnona che in collaborazione con Legambiente stanno chiedendo alle istituzioni di mettere un freno alla realizzazione di centrali idroelettriche sui territori della Valsassina e della Valvarrone. Questo documento, già sottoscritto e condiviso anche dai sindaci di Pagnona e Casargo, manifesta in modo chiaro che i cittadini vogliono che l’acqua continui a scorrere nei letti dei torrenti.

«Questo documento – spiega Fabrizio Fazzini uno dei promotori dei Comitati – aveva bisogno di 100 firme per essere presentato in Provincia ma in poche ore ne sono state raccolta più di 250. Siamo rimasti amareggiati per il fatto che il sindaco di Premana non lo abbia firmato anche se aveva partecipato agli incontri. I comitati, Legambiente e la popolazione dei comuni coinvolti auspicano con fiducia la sottoscrizione del documento anche da parte sua. La situazione di Premana è particolare perché ci sono autorizzazioni per ben cinque captazioni concesse dall’amministrazione comunale, quindi bisognerebbe capire quali sono le reali intenzioni in Comune».

Ma il fronte per la salvaguardia dei corsi d’acqua sul territorio si allarga come spiegano i rappresentanti dei Comitati: «Molto significativo è stato l’apprezzamento ricevuto da parte dei sindaci dei Primaluna e Taceno che hanno dichiarato di essere disponibili a costituire un fronte comune a salvaguardia del territorio montano e nello specifico dei torrenti. Questo non può che essere l’inizio di un’attività comune e di più ampio respiro che, via via, porti tutti i comuni della Valsassina e della Valvarrone, guidati dalla Comunità montana, a schierarsi a favore di una legge più giusta e che metta un freno allo scempio ambientale ormai in atto sul territorio di entrambe le valli». Per i rappresentanti dei Comitati c’è anche un potenziale coinvolgimento della Comunità montana tanto che in una nota si legge:

«Non possiamo che ringraziare il presidente Alberto Denti per la disponibilità espressa a fare da collettore della volontà dei comuni delle valli, per rimediare ad una legislazione folle e che dietro ad una strumentalizzata necessità di sviluppo delle energie rinnovabili, sta distruggendo ambienti unici con gravi compromissioni per flora, fauna, habitat e attività turistiche connesse». Da parte sua Fazzini conclude spiegando che «noi non facciamo politica, il fatto che tra pochi mesi si andrà al voto in alcuni comuni a noi non interessa, la cosa che per noi è importante è proteggere il nostro territorio e i nostri fiumi. Logico che queste sensibilità saranno una componente importante anche nella scelta elettorale dei cittadini, noi come Comitati non faremo altro che parlare con le carte in mano e vedere chi effettivamente ha compiuto atti in un senso o nell’altro».