Dorio, 20 dicembre 2013 - Il caso della scomparsa di Samuele Fraquelli è stato trattato dalla trasmissione televisiva «Chi l’ha visto». Per ora però del 42enne di Bellano scomparso a Dorio non ci sono tracce. La moglie Michela spiega: «Io sono in casa tutto il giorno, lascio il telefono acceso perchè magari abbiamo notizie, ma per ora nulla. Anche le ricerche non hanno prodotto nessun risultato. C’erano dei cacciatori che hanno visto la macchina arrivare alle 7 del mattino di sabato. Si sono presentati per raccontare che erano in un posto sopra per cacciare, hanno visto l’auto per via delle luci e quando sono scesi la macchina era ancora lì. Samuele alle 6.30 ha fatto colazione al bar “Testori” e uscendo ha detto che andava a lavorare, poi ha cambiato idea per andare sopra Dorio». L’incertezza sta provando la famiglia dell’uomo e Michela spiega: «Sembra essere sparito nel nulla, le tracce arrivano fino a un certo punto e poi svaniscono. Sabato o domenica tornerò alla nostra baita per verificare se c’è qualcosa di strano che non ho notato. La cosa che possiamo pensare è che sia salito su qualche macchina ma non riusciamo a darci spiegazione del perché. Tutto è stato improvviso: venerdì sera mi ha detto di comprare il miele perché lo aveva quasi finito, gli ho detto che potevamo aspettare qualche giorno per comprarlo da un contadino i giorni sotto Natale ma lui mi ha detto che ne aveva poco ed era meglio comprarlo subito in negozio. E il giorno dopo scompare in quel modo? è chiaro che non era una cosa pianificata». Le ipotesi anche dei familiari sono varie dall’incidente alla vocazione che lo ha portato ad andare via e la moglie spiega: «L’incertezza e il non sapere sono devastanti. Anche le bambine mi chiedono del papà e non so che dire. La più grande mi ha detto che vuole venire anche lei sulla montagna a cercarlo. Io spero che arrivi qualche notizia, se lui si fosse allontanato di sua volontà non posso credere che non gli manchino le bambine. O gli è successo qualcosa ed è morto o è costretto da qualcuno a non chiamarci. Non so più che cosa pensare».

di Stefano Cassinelli