Paderno d’Adda, 8 novembre 2013 - Aveva già scavalcato la balaustra e si stava per gettare nel vuoto, ma i carabinieri lo hanno salvato in extremis, prendendolo letteralmente al volo nello stesso istante in cui aveva lasciato la presa e spiccato il salto. A compiere il gesto estremo l’altra sera è stato un 46enne che abita in provincia di Bergamo e che per farla finita ha scelto di buttarsi dagli 80 metri di altezza del ponte San Michele di Paderno d’Adda.

Alcuni automobilisti in transito lungo il viadotto fortunatamente hanno intuito le sue intenzioni e hanno allertato i soccorritori. Sul posto sono intervenuti in forze i sanitari del 118, i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Merate e i militari dell’aliquota Radiomobile. Proprio questi ultimi sono riusciti a bloccare l’aspirante suicida e scongiurare in extremis il peggio, anche a rischio di essere loro stessi trascinati di sotto, verso il baratro in cui scorre il fiume Adda.

L’uomo, una volta calmatosi e ripresosi, li ha ringraziati e ha raccontato che non voleva più vivere perché rimasto senza lavoro da ormai un paio d’anni, di essere oberato di debiti che non riesce a fronteggiare e di non avere più nemmeno una famiglia. E’ stato accompagnato per sicurezza all’ospedale San Leopoldo Mandic dove è stato ricoverato per ricevere il supporto e l’assistenza necessarie per superare il difficile momento.