Molteno, 5 settembre 2013 - «Ci spiace che la vicenda si stia concludendo così». Ferdinando De Capitani, ex sindaco di Molteno, non usa mezzi termini: lui che ha portato avanti il festival «Un’avventura, le emozioni» dedicato a Lucio Battisti, ora resta il rammarico per come l’”unione” fra il celebre cantautore e il paese della Brianza dove aveva scelto di vivere si sta evolvendo.  «Ho sempre avuto un grandissimo rispetto per la vedova Grazia Letizia Veronese - prosegue -, ma abbiamo il grande rammarico di non essere riusciti a gestire la situazione in serenità. Ho subito le pressioni del lungo contenzioso, anche se l’ho affrontato con grande coraggio e in maniera molto cosciente».

Dal 1999 al 2008 il festival in memoria del cantante di Poggio Bustone ha ospitato migliaia di fan provenienti da tutta Italia, ma tra il pubblico non sono mancati i brianzoli. «Molteno ha sempre partecipato attivamente all’iniziativa - afferma l’ex primo cittadino - questo perchè per i residenti è sempre stato un orgoglio avere un concittadino come Battisti. I moltenesi possono dirsi testimoni di tappe fondamentali della storia della musica italiana, visto che le sue più grandi produzioni con Mogol le ha create nella villa di Coroldo».

E i suoi fan brianzoli ora chiedono che la salma possa riposare nel piccolo cimitero di Molteno, ultima sua casa, dove ha composto grandissimi successi, ma dove si è anche riposato lontano da occhi indiscreti e dallo show business, cercando di essere trattato come un privato cittadino. Ma al camposanto moltenese la sua tomba non è come tutte le altre: manca il suo nome in calce alla cappelletta, così da renderlo, se possibile, ancora piu anonimo. La testimonianza che in quel posto non riposa una persona normale, bensì un simbolo della musica italiana, la si può notare raramente, quando passa un fan che in rigoroso silenzio posa un fiore, oppure scrive una lettera che appende sulla vetrata o la inserisce sotto di essa. Sono sempre lettere che contengono frasi prese dai più grandi brani di Battisti, che hanno fatto sognare intere generazioni. Capita anche di trovare poesie scritte in altre lingue, come la lettera scritta in tedesco e lasciata poche settimane fa. 

Ma ora i fan dovranno cambiare la propria destinazione, andare verso l’assolata Rimini, ultima casa del grande Lucio dove riposerà  vicino alla sua famiglia, trasferitasi da poco. Per i moltenesi però rimane una delusione: sono sempre stati orgogliosi di essere concittadini di Battisti, ora perderanno un artista, un vicino di casa, un compagno di caffè nei bar del centro. Se l’addio del cantante di “Emozioni” lo si deve alla sconfitta della moglie alla Corte d’Appello di Milano a Molteno non lo sanno. Ma si aspettavano un epilogo diverso.