di Stefano Cassinelli

Bellano, 21 luglio 2013 - Aprire un fascicolo per procurato allarme. Questa la richiesta di chi venerdì si è trovato ad abbandonare l’auto perché il messaggio lanciato da Anas era di un incendio in galleria sulla Superstrada. Alcuni cittadini coinvolti stanno valutando di presentare un esposto alla Procura affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto. Anche gli amministratori del territorio sposano questa linea. «Quello che è successo è gravissimo - afferma il sindaco di Varenna Carlo Molteni -. Soprattutto se si pensa che è almeno la terza volta che succede. Non è accettabile che Anas faccia sempre le cose con leggerezza e fregandosene delle conseguenze. Il metodo applicato sulla gestione della strada viene esteso anche alla sicurezza. Tanto quelli di Anas non hanno alcuna ripercussione e responsabilità».

Anche l’assessore provinciale alla Mobilità Franco De Poi si dice preoccupato: «Si tratta di un episodio gravissimo perché si rischia di mandare la gente nel panico e di provocare incidenti. Se quello che è stato fatto ieri erano prove tecniche non dovevano mandare un messaggio così allarmante. Se si è trattato di un errore non è accettabile che sia già avvenuto tre volte. Sono successe cose pericolose. Così si genera un allarme che può avere conseguenze fatali per gli automobilisti che sono in coda e che si sentono dire che c’è un incendio. Anas ha fatto molto per migliorare le condizioni di sicurezza della Superstrada. Ma facendo errori come quello di venerdì si vanificano tutte le migliorie che sono state attuate da Anas. Bisogna veramente fare in modo che incidenti del genere non accadano mai più».

Per Molteni la sicurezza «è la prima cosa ma che, per per tre volte si lanci un allarme inutile, vuol dire sbattersene di quelle che sono le necessità e le esigenze della gente. Anche perché a forza di gridare al lupo al lupo la gente non crede più a nulla e succedono le disgrazie. Finirà che ci sarà davvero un incendio e nessuno crederà più al messaggio dei megafoni. Bisogna accertare che cos’è accaduto perché siamo di fronte a un ripetuto procurato allarme che ha messo a rischio l’incolumità della gente. Anas ha sbagliato e deve assumersi la responsabilità delle azioni che hanno esposto a rischi gli automobilisti presenti in galleria».

Pierfranco Pandiani, sindaco di Tremenico, si trovava tra gli automobilisti bloccati. Racconta: «Il fatto è stato molto grave e non si deve più ripetere. Le uscite di sicurezza sono indicate sull’altra carreggiata. Ma ho fatto personalmente desistere alcune persone dall’usare quelle uscite perché spostarsi in centinaia sulla corsia in cui sfrecciavano le auto avrebbe potuto avere conseguenze fatali. La gente imbottigliata si è comportata in modo esemplare. Hanno accolto l’appello dai megafoni, hanno parcheggiato ai lati creando un varco per i mezzi di soccorso e sono andati in modo ordinato all’uscita. Purtroppo gli errori fanno parte dell’essere umano. Però non si possono fare ripetutamente. Soprattutto perché si gioca con la vita della gente lanciando allarmi del genere. Se alcuni fossero andati nel panico o andavano nell’altra corsia ci sarebbe stato un pericolo enorme. Andrebbero, inoltre, fatti avvisi anche in inglese visto che siamo in zona turistica e c’erano stranieri che non capivano cosa stesse succedendo e ci guardavano allucinati».