Dorio, 22 maggio 2013 - Il buco più profondo è 14 centimetri, il numero delle buche è ormai incalcolabile. Questa la situazione che si vive sulla Provinciale 72 dove le condizioni già non buone due settimane fa hanno subito un rapido deterioramento a causa della chiusura della Superstrada 36 con il relativo incremento esponenziale del passaggio di veicoli. Oltre a mezzi pesanti e decine di migliaia di veicoli in transito anche le condizioni meteo con piogge continue hanno contribuito a rendere la 72 sempre più pericolosa. Lodevole ma impari la lotta che vede i cantonieri provinciali all’opera ogni giorno.

Qualche secchio di catrame e qualche badile servono solo a tappare i buchi più grandi nell’attesa che gli autotreni e la pioggia rendano il fondo stradale ancora più scavato. Nonostante questo gli operai fanno avanti e indietro per cercare di limitare l’estensione delle voragini e non si fermano nemmeno sotto la pioggia battente e il rischio di essere investiti. Pensare che la situazione non potrà fare altro che peggiorare per le prossime settimane è sconsolante. Non c’è la possibilità di fare veri lavori di asfaltatura perché è impensabile aprire un cantiere su una strada dove transitano tra i 25 e i 30mila veicoli al giorno ma è anche improbabile che il fondo stradale sia in grado di reggere questa situazione senza avere cedimenti ancora peggiori.

Tutto questo rappresenta un rischio enorme per i motociclisti che finendo dentro una di queste buche rischiano di cadere rovinosamente, di fatto sono anche in molti che in questi giorni cercano di usare le due ruote per evitare le code. Soprattutto il tratto tra Colico e Dervio richiede tempi di percorrenza lunghi che in alcune fasce orarie arrivano anche a due ore. Per quello che riguarda i ciclisti, maltempo a parte, sembrano essere quasi scomparsi dalla strada perché chiaramente il rischio di essere travolti è elevatissimo.

Altro serio problema è il transito pedonale che a causa dell’erba alta è quasi impossibile. In particolare tra Dorio e Corenno dove non ci sono i marciapiedi e i pedoni sono costretti a camminare sul ciglio della strada le erbacce in alcuni tratti costringono i passanti a doversi spostare sulla carreggiata con i conseguenti gravi rischi per la loro incolumità. Infatti quando c’è coda in direzione sud si è in qualche modo al sicuro perché le macchine sono ferme ma nei momenti in cui il traffico scorre sulle due corsie il passaggio degli autotreni è pericolosissimo soprattutto se due camion si incrociano e per non toccarsi allargano il più possibile. Senza trascurareI la sicurezza di chi è costretto a percorrere dei tratti a piedi sulla Provinciale. Intanto Massimo Sertori, ha raccolto al disponibilità delle Province Lombarde a collaborare nel presdio sulla Provinciale 72.