Merate, 26 gennaio 2013 - I vigli del fuoco volontari di Merate solo nel 2012 hanno eseguito oltre 650 interventi, oltre un centinaio in più rispetto all’anno precedente. Nella maggior parte dei casi i 48 pompieri del distaccamento cittadino, guidati da Leonardo Bonanomi in qualità di capodistaccamento, hanno fronteggiato emergenze legate a incendi, hanno rappresentato il 32% delle missioni, tante quante quelle per gli incidenti stradali. Il 20% delle uscite è stata invece dovuta al salvataggio di gente in difficoltà, il 10% ai cosiddetti d’acqua e il 6% ad altre tipologie di chiamate.
Nel complesso, secondo le statistiche, sono diminuite le richieste per quanto riguarda sinistri stradali, infortuni, roghi e il soccorso di persone, con una percentuale del 58% rispetto al 65% del 2011. Di contro c’è stata un’impennata per quanto riguarda le corse per fronteggiare i pericoli legati al maltempo. La situazione nel complesso più impegnativa è stata quella provocata dalla distruzione di uno stabilimento a Dolzago lo scorso gennaio.
Già nelle fasi iniziali sono state mobilitati una dozzina di partenze a cui poi si sono alternate nei giorni seguenti altrettante squadre, con l’impiego a rotazione praticamente di tutto il personale disponibile. Ma molto difficili sono stati anche il 4 e il 5 febbraio, con 19 uscite per tubi e condutture rotti a causa del gelo intenso, il 10 giugno per una quindicina di allagamenti tra tra Calco, Cernusco, Imbersago, Merate, Missaglia, Sirtori e Verderio, il 6 agosto per problemi legati alle forti raffiche di vento con una decina di sopralluoghi tra Dolzago, Cassago e Dolzago e il 15 dicembre, con un totale di 24 tagli di piante e rami collassati per la neve in tutta la Brianza. La maggior parte degli interventi, circa 130, si sono svolti a Merate, poi a CAsatenovo, Calco e Paderno d’Adda. Oltre che nei paesi del Meratese, gli operatori del 115 di Merate, la cui storia risale addirittura al XIX secolo, hanno effettuato «trasferte» anche in provincia di Monza, come a Besana e Usmate e di Bergamo, tra Filago, Cisano e Calcusco d’Adda. Si sono spinti inoltre fino in Valsassina per fornire supporto ai colleghi del comando provinciale e degli altri distaccamenti di volontari.
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