Missaglia, 11 dicembre 2012 - Erano destinati al macello, immolati sull’altare della tradizioni del pranzo natalizio. Ma i volontari dell’Enpa insieme al sindaco li hanno riscattati salvandoli da una sorte ormai segnata. Sono un asinello e due agnelli, che un allevatore di Missaglia era già pronto ad ammazzare perché diventassero il piatto forte del banchetto del 25 dicembre.

Il ciuchino, che si chiama Ibrahimovic ed ha due anni, sarebbe diventato brasato per un ritrovo conviviale dei sacerdoti del paese insieme ai volontari della parrocchia della frazione di Maresso. Le pecorelle, Cesarino e Libera, entrambe di poche mesi, sarebbero invece state vendute al migliori acquirenti sempre per finire in padella.

Gli animalisti hanno effettuato una colletta per poter comperare loro le bestiole. Per il somarello, costato la bellezza di 5mila euro, ha contribuito di tasca propria anche il primo cittadino Bruno Crippa. Gli ovini invece sono stati pagati 150 euro l’uno. Adesso le bestiole si trovano tutte in un’oasi naturale di Belagio al Vecchio faggio, una sorta di pensione per animali.

“Ci  auguriamo di cuore che salvate queste creature, non ne venga sacrificate altre al loro posto per una tradizione che è tanto lontana dalla nostra mentalità civile“, auspicano gli attivisti dell‘associazione lecchese, i quali non hanno certo la pretesa di bandire la carne dalle tavole, ma che vorrebbero che venissero risparmiati almeno i capi più giovani.