Guspini, 4 novembre 2012 -Mario Bonfanti non è stato scomunicato perché gay e nemmeno per quello che ha predicato dal pulpito piuttosto che dalla sua bacheca di Facebook. Lo assicura monsignor Angelo Pittau, prevosto della parrocchia di San Nicolò vescovo di Guspini, diocesi di Ales-Terralba dove il consacrato brianzolo è stato ordinato prete e ha svolto il suo ministero all’inizio della carriera. «Mario Bonfanti si è messo fuori dalla Chiesa cattolica non perché è gay, ma perché ha espresso la decisione di uscire dalla Chiesa cattolica, di essere tolto dalla lista dei presbiteri - spiega il prelato -. Infatti dice di non riconoscersi in essa e di non condividerne più le scelte e gli orientamenti. Per questo, “con piena consapevolezza e totale libertà”, come ha affermato lui, esce dalla Chiesa cattolica ed è incorso nella scomunica: non può esercitare nessun ministero».

Ma il curato sardo rivela anche altro: «Ha fatto di tutto per essere accolto nella nostra diocesi, ha cercato referenze ovunque e ci è riuscito, così è stato ordinato diacono e sacerdote nella nostra parrocchia. Fino a quando ho potuto ho cercato di aiutarlo mantenendo i rapporti corretti di collaborazione. Poi, per il bene della comunità, in particolare dei ragazzi e giovani, ho chiesto che fosse allontanato. E tornato nel suo paese a Merate con un accordo tra le gerarchie dell’Arcidiocesi di Milano e la nostra di Ales, ma la convenzione quest’estate non è> stata rinnovata». «Mi auguro che tutto sia per il bene, nella pace e nella verità, punto», conclude il monsignore, lasciando chiaramente intendere che di questa vicenda non ne vuole sentire più parlare.

Anche le considerazioni dei responsabili della curia sarda sono molto esplicite: «Recentemente, con lettera raccomandata datata 11 ottobre 2012, don Mario Bonfanti ha preso la sua decisione “di voler uscire dalla Chiesa cattolica”; ha chiesto altresì “di essere tolto dalla lista dei presbiteri”di questa diocesi. Con la suddetta decisione egli incorre nella scomunica. Pur nel rammarico per l’esito finale di questa vicenda che segna una pagina dolorosa, la presente comunicazione viene rilasciata affinché, alla luce della verità dei fatti, sia fugata ogni forma di smarrimento o disorientamento nei fedeli»

di D.D.S.