Pasturo, 1 novembre 2012 - "Senza dubbio è una grande gioia e una immensa soddisfazione e ringraziamo tutti gli appassionati di montagna per aver voluto dare la loro preferenza al Brioschi". Così Alex Torricini, che con Emiliano Villa gestisce da due anni il rifugio (24 posti letto) in vetta alla Grigna, commenta il risultato che vede il rifugio lecchese come il più amato nel sondaggio "Il Rifugio del cuore" promosso durante i mesi estivi da Meridiani Montagne e patrocinato dal Club Alpino Italiano.
"Il merito non è nostro ma è del rifugio che è bellissimo, i rifugi di vetta sono abbastanza rari e il Brioschi è uno dei più particolari quindi si capisce perché è così amato dagli appassionati. Nel sondaggio veniva espresso un voto anche per la gestione e questo ci fa molto piacere perché vuol dire che stiamo facendo abbastanza bene il nostro lavoro. Noi amiamo questo posto e la montagna. Ricevere un così grande attestato di stima è davvero bello". Questo riconoscimento arriva alla fine di una stagione turistica positiva.
"C’è stata tanta gente, diverse centinaia, abbiamo sofferto un po’ durante le primavera perché il maltempo ha fermato soprattutto i tedeschi e gli stranieri che in quel periodo frequentano molto la montagna. Una parte l’abbiamo recuperata comunque a settembre, mentre è andato veramente bene il periodo estivo sia luglio sia agosto. Ci sono stati tantissimi passaggi per cui ci avviamo ad affrontare l’inverno con alle spalle una stagione già buona".
Il rifugio lo scorso anno è stato oggetto di significativi interventi di miglioramento. "Con il contributo dei Cai abbiamo coibentato il tetto, rifatto le camere creando spazi più fruibili, fatto un nuovo ingresso e reso la parte esterna più funzionale. Alcuni degli interventi erano veramente necessari, altri invece servivano per migliorare il tutto".
"Questi lavori hanno reso il rifugio più bello e vivibile e questo indubbiamente ha avuto un peso sul giudizio degli escursionisti". Dopo questa bella soddisfazione si pensa già al futuro. "Abbiamo messo in atto un gemellaggio con il Club Alpino Svizzero che crediamo possa comunque rappresentare una buona occasione per la nostra montagna. Poi naturalmente il nostro bacino d’utenza primario è la Brianza, Lecco e Milano".
di Stefano Cassinelli
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