Airuno, 28 luglio 2012 - Lo aveva conosciuto in India, in uno dei suoi tanti viaggi, prima come turista e dopo come volontaria e operatrice umanitaria per aiutare i più poveri. Poi insieme nel 2004 hanno avviato un progetto per i bambini e le donne sole. Lo hanno chiamato Shelter, Rifugio, una casa di accoglienza in uno dei sobborghi di Nuova Delhi, a Gurgaon.

Ma ieri, proprio in quel Paese in cui ha trovato l’amore e il significato dell’esistenza, suo marito è stato ucciso, sembra durante una rapina dell’auto. A perdere la vità è stato Saji del Kerala, 40enne del posto, marito di Alessandra Bongiolatti di 48 anni di Airuno, che dal 1998 presta la sua opera nello Stato dell’Asia meridionale, inizialmente nella comunità Deepashram dei fratelli contemplativi di Madre Teresa di Calcutta e in seguito, da ormai otto anni, nei pressi del villaggio di Darbaripur.

A comunicare in Italia la tragedia è stata la stessa missionaria laica con una veloce telefonata alla sorella Claudia, che vive in paese insieme agli anziani genitori. Non è riuscita a rivelare molto, perché sconvolta e spaventata. Si è limitata a spiegare che il marito era stato ucciso, probabilmente durante un furto finito male o qualcosa del genere. A quanto sembra comunque si tratterebbe di un delitto occasionale, certamente non connesso alla loro attività.

La notizia è stata poi annunciata anche ai volontari dell’associazione The Shelter - Progetto India- Charitable Trust che aveva fondato insieme al consorte appunto e che è sostenuta a distanza ma anche con periodi direttamente sul posto da molti brianzoli.

Per la comunità è stato uno shock. "E' una tragedia - commenta a nome dei concittadini il sindaco Adele Gatti -. Conoscevamo bene anche lui, perchè in diverse occasioni è stato qui con Sandra. Hanno coinvolto diversa gente della zona, ma non solo, nel loro progetto e diverse persone sono stati a trovarli”.