Lecco, 30 maggio 2012 - E' finito davanti al Comitato Superiore della Magistratura perchè avrebbe fisicamente aggredito e maltrattato la propria partner; e di aver così leso la propria immagine di magistrati. Questa è la storia che vede costretto a difendersi da accuse così pesanti il giudice del tribunale di Lecco.

Secondo il capo di incolpazione De Vincenzi avrebbe percosso "ripetutamente" e sbattuto "a terra e contro il muro" la donna provocandole lesioni personali giudicate guaribili in quindici giorni. Ma non solo: le avrebbe impedito di recarsi al pronto soccorso, "sottraendole e distruggendo le chiavi della sua autovettura e costringendola a sederglisi accanto sul letto per tutta la notte, mentre le teneva i polsi".

Un episodio che peraltro non sarebbe rimasto isolato e che sarebbe stato accompagnato in certe occasioni da insulti, come quello di essere una "donna inutile" e che gli "faceva schifo". La vicenda è comunque controversa: al punto che la procura generale della Cassazione aveva chiesto che non si celebrasse nemmeno il processo "per essere rimasto escluso l’addebito". Un’istanza che è stata però rigettata a novembre dalla Sezione disciplinare del Csm che ha fissato per il 15 giugno il processo.