Colico, 2 dicembre 2011 - Un balzo nel futuro con un occhio di riguardo all’ambiente e al risparmio è quello che si sta facendo a Colico con la costruzione delle prime due case passive del territorio. Casa passiva significa in termini semplici una abitazione capace di sfruttare il calore solare e grazie all’isolamento termico disperdere il meno possibile energia, arrivando addirittura a non avere nemmeno la caldaia e il comignolo.

Le prime del genere le sta costruendo l’impresa Paredil di Egidio Parolo. Un progetto tutt’altro che semplice ma che garantisce il rispetto delle norme anche per il futuro come la direttiva europea 31 del 2010 che ha stabilito che a partire dal 31.12.2018 per l’edilizia pubblica e dal 31.12.2020 per l’edilizia privata, tutti gli edifici di nuova costruzione, così come tutti gli interventi di ristrutturazione in Europa, dovranno essere «Near zero energy».

L’architetto Massimiliano Nutricati ha progettato l’edificio cercando di conciliare la bellezza del luogo e le esigenze prestazionali; l’orientamento dell’edificio sfrutta al meglio gli apporti solari, pur garantendo un’ottima vista sulla splendida baia di Piona e la forma dell’edificio, compatta per ridurre le dispersioni, presenta diversi spazi per godere dellincantevole panorama.

L’architetto Ettore Pedrini, Energy manager accreditato presso il Passivhaus Institut con il titolo di Passivhaus designer, collabora al progetto seguendo la parte progettuale ed esecutiva degli aspetti energetici. Egidio Parolo sottolinea che «considerando la vita media di un’abitazione, realizzare oggi una casa con consumi tradizionali significa costruire una casa “vecchia” che fra dieci anni non avrà più mercato. Il principio è di spendere qualcosa in più oggi al fine di realizzare un edificio a consumo quasi zero, per poter spendere meno durante la vita dell’edificio con costi per il riscaldamento e per il raffrescamento molto bassi. Ogni anno vi è un risparmio sulla spesa per il riscaldamento e per il raffrescamento che consente in poco tempo, mediamente 6 o 7 anni, di recuperare il costo aggiuntivo iniziale e trascorso questo periodo vi è un guadagno annuo dovuto al mancato consumo di combustibile per l’impianto di riscaldamento».

Una casa passiva costa circa il 15% in più di una casa normale, ma garantisce un risparmio, con un’abitazione intorno ai 120 metri quadrati, di circa 1.400 euro all’anno. Oltre al vantaggio economico, vi è un altro aspetto di maggior rilevanza, la qualità dell’abitare. «In una casa passiva - sottolinea il costruttore che ha fortemente voluto questo progetto - il comfort è garantito grazie alla temperatura delle pareti interne sempre maggiore di 17 gradi, all’assenza di spifferi, all’aria sempre pulita grazie all’impianto di ventilazione controllata».