Santa Maria Hoè, 25 ottobre 2011 - Una folla immensa questa notte ora italiana ha salutato l’ultima volta padre Tentorio, il missionario di 59 anni nativo di Santa Maria Hoè ucciso settimana scorsa nella sua parrocchia di Arakan nelle Filippine. Oltre quindicimila persone provenienti da tutta la provincia di Nord Cotabato dell’isola di Mindao hanno partecipato ai funerali che si sono svolti nella cattedrale di Kidapawan ed hanno accompagnato il feretro verso il luogo di sepoltura, accanto alla tomba dell’amico padre Tullio Favalli assassinato anche lui l’11 aprile 1985.

 

Alle celebrazioni ha preso parte anche l’ambasciatore italiano a Manila Luca Fornari. Indigeni, tribali, contadini e religiosi si sono stretti attorno ai familiari del sacerdote del Pime, il fratello maggiore Felice, la cognata Giuliana ed i nipoti Marco ed Andrea. «Cercava giustizia per i suoi parrocchiani, quando erano espropriati della loro terra, quando sono stati molestati da uomini con le armi, mentre il governo sembra abbandonarli», lo ha ricordato il vescovo Romulo De la Cruz. Proseguono intanto le indagini per risalire ai suoi assassini, il killer ed un complice. Grazie alle testimonianze raccolte gli agenti di polizia hanno ricostruito i possibili identikit dei sicari. Secondo le indagini ad ammazzare il consacrato sarebbe stato un appartenente alle forze dell’ordine. Il motivo sarebbe l’opposizione del missionario alla militarizzazione dell’area ed agli investimenti delle compagnie straniere a discapito delle popolazioni locali.