Lecco, 22 dicembre 2010 - Pace in famiglia, ma la santona, orginaria di Biella che ha un raggio d’azione sulla Brianza resta nel mirino degli inquirenti. Dopo aver preso di mira una famiglia del Lecchese, episodio sul quale è stato aperto da alcuni mesi un fascicolo in Procura, ora avrebbe raggirato alcuni sacerdoti della Brianza monzese e anche della Bergamasca. «Ci sono alcune situazioni da valutare», ammette l’avvocato Sonia Bove, che da mesi sta seguendo la vicenda della santona che inizialmente avrebbe spillato soldi a una donna. Poi quelle risorse, oltre 400 mila euro, sarebbero transitate sul conto del marito.

La questione è ora seguita da due legali, l’avvocato Sonia Bova per la moglie e l’avvocato Renato Cogliati che cura gli interessi del marito. I due figli sono lontani dalla famiglia: quella più grande, 20 anni, è ancora sotto «la protezione» della santona, mentre la minorenne è stata affida a una comunità e nei prossimi giorni si attende anche il decreto del tribunale dei minorenni. «Non va abbassata l’attenzione - spiega Roberta Grillo, presidente del Griis, Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa, un’associazione riconosciuta dalla Curia - anche perché la maga ha colpito una famiglia in momento di difficoltà: ha infatti approfittato di un momento di stanchezza e di crisi, come può capitare a chiunque».

Fortunatamente la vittima si è confidata con il parroco del paese brianzolo che l’ha messa in contatto con Roberta Grillo, che l’ha aiutata a prendere coscienza della grave situazione e a denunciare le prolungate violenze psicologiche. La donna, assistita da Sonia Bova, è riuscita a ribellarsi, mentre il marito e le due figlie sono rimaste per altre settimane sotto la sua influenza. Ora, marito e moglie sono tornati sotto il medesimo tetto coniugale e oggi sanciranno la pace davanti ai due legali. Intanto sui maghi emergono altri dati sconvolgenti: solo quattro persone su cento sporgono denuncia e su 100 casi emergono 60 abusi. Le denunce sono limitate per vergogna o paura di ricatti o ritorsioni. Nel lecchese sono coinvolti cittadini tra i 40 e i 45 anni, le vittime hanno un’età media oltre i 50 anni, in tre casi anche persone con età inferiore ai 25anni. Secondo quanto finora accertato adolescenti e giovani sono interessati e incuriositi dall’occultismo.

Al vaglio degli inquirenti anche la pubblicità ingannevole o non veritiera. Due anni fa, su un presunto mago della Brianza era stata avviata un’inchiesta dell’antitrust. Il fenomeno-maghi, secondo le diverse associazioni antiplagio che operano in Lombardia, è in espansione e tra le zone maggiormente interessate figurano la nostra provincia e quelle di Como, Monza e Brianza. Creduloni oppure persone tratte in inganno dal passaparola degli amici o dalla pubblicità. I dati che giungono dal «telefono antiplagio» sono inquietanti: mediamente si rivolgono alle diverse associazioni da trecento a quattrocento persone, oltre cinquemila dal 1998. Gli illeciti più frequenti sono: evasione fiscale e plagio.