Colico, 13 giugno 2013 - La prostituzione negli appartamenti sul territorio lariano come in tutta Italia è una realtà ben nota ma piuttosto difficile da contrastare. Mentre la prostituzione di strada che offre un’immagine degradante e squallida in diverse zone della Brianza e nella zona del milanese non ha per ora mai creato problemi sull’Alto Lario. Proprio per questo la comparsa di una prostituta nella zona industriale di Colico lungo la Provinciale 72 e di un’altra prostituta a Rogolo sulla Statale 38 hanno subito fatto preoccupare molti cittadini. 

Nel caso di Colico sono bastati un paio di giorni di «lavoro» per la prostituta per far parlare tutto il paese e in brevissimo sono intervenuti i carabinieri che hanno chiaramente cercato di stoppare il fenomeno sul nascere e così l’attività è stata subito messa in difficoltà con buona pace dei clienti che già sembravano contendersi la giovane ragazza. Sono bastati un paio di giorni e qualche telefonata e così si è saputo che la tariffa era di 50 euro in auto, cento euro nell’abitazione della romena e 200 in quella del cliente. Nel giro di poche ore i militari della stazione di Colico sono stati informati da cittadini allarmati e immediatamente sono partiti i controlli che hanno permesso di stabilire che la ragazza che si prostituiva è appunto una romena di vent’anni e che è in regola con il permesso di soggiorno. I militari in brevissimo hanno cercato di individuare anche le eventuali forme di protezione delle prostituta e oltre alle immagini di controllo del distributore di benzina situato nell’area sarebbero stati fatti anche degli appostamenti con auto civetta. 

Per stroncare al più presto quella che potrebbe diventare una piaga e soprattutto offrire un’immagine a una zona turistica i carabinieri hanno portato la ragazza in caserma e fatto tutti i controlli del caso. Va ricordato che la prostituzione non è un reato, al contrario è penalmente rilevante lo sfruttamento della prostituzione. Logicamente la presenza delle forze dell’ordine scoraggia e spaventa i clienti per cui mettersi in strada non diventa più remunerativo per chi sfrutta le giovani ragazze. I carabinieri hanno mandato un inequivocabile messaggio alle ragazze e ai loro protettori facendo capire che questa attività sulle strade di Colico non sarà tollerata e il messaggio arriverà anche ai clienti perchè se la prostituta tornerà sulla Provinciale scatteranno anche i controlli delle auto che si fermano.