2009-05-03
— LECCO —
PER ORA RESTA IN CARCERE a Cremona il 78enne lecchese accusato di aver violentato di otto bambini delle elementari, tra cui sei sue piccole parenti. Una nuova legge di recente emanazione gli impedisce di ottenere gli arresti domiciliari, nonostante l’età avanzata. Il Gip Gian Marco De Vincenzi sarebbe però disponibile al trasferimento in una struttura sanitaria protetta, anche perché le condizioni di salute del pensionato cominciano a destare preoccupazione. Si rifiuta di mangiare e il suo fisico è molto debilitato. Il luogo è già stato individuato e probabilmente in settimana i legali difensori depositeranno l’istanza per ottenere che possa essere portato in una clinica.

L’UOMO, con precedenti specifici risalenti al 1953, è seguito da uno psichiatra. Ritorna in carcere invece di Claudio Filippo Monaco, presidente onorario e fondatore della comunità «Il Sentiero» di Novate di Merate, condannato per aver abusato nel 2005 di alcune bimbe figlie delle ospiti della casa protetta per donne in difficoltà. La sentenza di condanna, ridotta dai giudici dell’Appello a 4 anni e 8 mesi di reclusione rispetto ai 6 anni e 4 mesi inizialmente fissati al termine del procedimento di primo grado, è diventata esecutiva. Nei giorni scorsi è stato quindi prelevato dalla sua abitazione di Milano, dove si trovava ai domiciliari, e accompagnato a San Vittore, dove deve scontare un residuo di pena di 45 giorni, sempre in virtù della nuova normativa. Trascorso il mese e mezzo avrà poi definitivamente saldato il suo debito con la giustizia, mentre ha già da tempo risarcito le vittime.