Usa, Biden : "Entro maggio vaccini per tutti"

Il presidente accelera grazie all'alleanza tra Merck Johnson & Johnson's

Joe Biden

Joe Biden

Washington - Entro fine maggio gli Usa saranno in grado di vaccinare tutti gli americani. Con due mesi di anticipo sulle previsioni Joe Biden ingrana la quarta e mette la freccia, annunciando ufficialmente una partnership mediata dalla Casa Bianca tra Merck e Johnson & Johnson's, due della maggiori case farmaceutiche mondiali tradizionalmente rivali, per accelerare la produzione dei vaccini monodose della J&J. Tutto merito del "Defence production act", una legge che risale alla guerra con la Corea, per adattare due impianti della Mercks alla produzione del vaccino. In settimana intanto anche il Senato dovrebbe votare il maxi piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari, in modo da poterlo varare prima del 15 marzo, quando scadranno i precedenti stimoli economici.

In anticipo

"Tre settimane fa ho annunciato che avremmo avuto abbastanza vaccini per tutti gli americani entro la fine di luglio, oggi, con l'arrivo di un terzo vaccino e gli sforzi per potenziare la produzione, dico che ne avremo abbastanza per tutti gli americani entro la fine di maggio". E mentre l'Europa pare in ritardo Biden si è detto fiducioso anche di tagliare il traguardo di 100 milioni di dosi nei suoi primi 100 giorni, ossia entro il 20 aprile prossimo. E vorrebbe, ha aggiunto, che ogni insegnante e lavoratore del mondo scolastico riceva almeno la prima dose del vaccino entro fine marzo.

Mascherina d'obbligo

Ma "non è ancora il momento di abbassare la guardia», ha avvisato, rispondendo indirettamente anche ai due governatori repubblicani del Texas e del Mississippi, Greg Abbott e Jonathon Tate Reeves, che hanno annunciato da mercoledì la revoca dell'obbligo di mascherina e la riapertura delle attività al 100%, sfidando il monito dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) a non allentare le misure. "Per quasi mezzo anno gran parte delle attività sono state aperte al 50% o 75% e durante questo periodo troppi texani hanno perso opportunità di lavoro", aveva spiegato Abbott. «Troppi piccoli imprenditori hanno faticato per pagare le bollette, questo deve finire, è ora di aprire il Texas al 100%», ha proseguito. La decisione segue il calo del numero dei contagi nel secondo maggiore Stato americano, dove vengono ormai somministrati un milione di vaccini a settimana. Ora dovrà tornare sui propri passi