Mariupol ha il suo eroe, capo polizia si offre come ostaggio ai russi per salvare bambini

La proposta di Vyacheslav Abroskin per mettere fine alla strage di minori, dall'inizio della guerra in Ucraina ne sono stati uccisi 135

Mariupol, donne e bambini scappano dalla guerra

Mariupol, donne e bambini scappano dalla guerra

Mariupol ha il suo eroe. La città simbolo del martirio ucraino, quella che il presidente Zelensky durante il suo intervento al Parlamento italiano aveva descritto come "completamente distrutta", ha trovato il suo santo: si chiama Vyacheslav Abroskin, ed è il capo della polizia Ucraina. Abroskin si è reso protagonista di un gesto eroico: offrirsi come ostaggio alle forze russe in cambio dell’evacuazione e la liberazione dei minori da Mariupol.

Questa la sua proposta a Mosca: "Sono un generale di polizia che ha organizzato proteste nel Donetsk dal 2014 al 2018. Sono tra coloro che hanno ricevuto sanzioni. Avete già tentato di eliminarmi. Decine di militari russi sono stati uccisi, altri detenuti in mia presenza. La mia vita appartiene solo a me e la offro in cambio della vita dei bambini che rimangono ancora a Mariupol".

Secondo le stime del Parlamento ucraino sarebbero 135 i bambini morti dall’inizio del conflitto. La maggior parte dei quali a Mariupol dove, secondo ammissione di Zelensky, "sono ancora bloccate circa 100mila persone in condizioni disumane, senza cibo, acqua, medicine e sotto continui bombardamenti. Stiamo cercando di organizzare corridoi umanitari stabili per evacuare i civili, ma quasi tutti i nostri tentativi, purtroppo, sono sventati dagli occupanti russi, dai bombardamenti o dal terrore deliberato".

Dal Cremlino non hanno ancora risposto all’offerta di Abroskin, ma da Kiev traspare ancora un barlume di speranza: i bambini non hanno responsabilità per questa guerra, lasciarli fuori potrebbe essere una buona mossa a livello mediatico anche per Putin. Una vittoria per tutti.