Invasione Ucraina, le sanzioni Ue e la rabbia di Macron: Putin ha fatto il doppio gioco

Ursula von der Leyen: "Colpiamo l'elite russa frenando i loro depositi bancari così non possono più i loro soldi in paradisi fiscali nell'Unione europea"

Secondo giorno di guerra in Ucraina e l'invasione dei soldati russi prosegue come la pioggia di missili che nella notte ha colpito Kiev e le principili città ucraine oltre ai luoghi e le aziende strategiche. E mentre la gente fugge dalla capitale o lascia l'Ucraina, il mondo interviene condannando la Russia di Putin  e preparando sanzioni. Oggi è prevista la riunione dei ministri Ue e una serie di incontri bilaterali mentre Joe Biden parteciperà oggi a un summit virtuale straordinario con i leader dei Paesi Nato per fare il punto della situazione. Lo riferisce la Casa Bianca, annunciando il videocollegamento per le 9.00 ora locale (le 15 in Italia).

Gli Stati Uniti e l'Albania hanno chiesto un voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla bozza di risoluzione che condanna fermamente l'invasione della Russia in Ucraina e chiede il ritiro immediato delle sue truppe. Lo riferisce l'AFP citando fonti diplomatiche.  Il testo è destinato a fallire alla luce del potere di veto della Russia come membro permanente nel consiglio di Sicurezza dell'Onu. Per Washington, tuttavia, l'uso del veto dimostrerà "l'isolamento" della Russia nello scenario internazionale.

 

 

UE: Ursula von der Leyen

 

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dato un'idea più precisa di come sarà composto il pacchetto di nuove sanzioni Ue contro la Russia, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo di Bruxelles dedicato all'Ucraina, attorno alle 3 del mattino. Il pacchetto di sanzioni "massicce e mirate" approvato politicamente dai leader europei ieri sera "avrà il massimo impatto sull'economia russa e sull'élite politica" del Paese, ha affermato von der Leyen.  Il pacchetto, ha spiegato, "si basa su cinque pilastri: il primo è il settore finanziario; secondo è il settore energetico; il terzo è il settore dei trasporti; il quarto sono i controlli sulle esportazioni e il divieto di finanziarle; e, infine, la politica dei visti".  "In primo luogo - ha detto la presidente della Commissione - il pacchetto include sanzioni finanziarie che riducono l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali. Prendiamo di mira il 70% del mercato bancario russo, ma anche le principali aziende statali, compreso il settore della difesa".  "Queste sanzioni aumenteranno gli oneri finanziari della Russia, aumenteranno l'inflazione ed eroderanno gradualmente la base industriale del Paese. Nel mirino c'è anche l'élite russa, i cui depositi subiranno restrizioni in modo che non possano più nascondere i loro soldi in paradisi fiscali ('safe heaven', ndr) in Europa".  "Il secondo pilastro principale - ha continuato la presidente della Commissione - riguarda il settore energetico, un'area economica chiave, che avvantaggia soprattutto lo Stato russo. Il nostro divieto di esportazione colpirà il petrolio, rendendo impossibile per la Russia modernizzare le sue raffinerie, che hanno portato effettivamente alla Russia un fatturato di 24 miliardi di euro nel 2019". Più tardi, von der Leyen ha aggiunto che verranno proibite le esportazioni in Russia di "strumenti fabbricati in Europa che sono essenziali per raffinare il petrolio e non sono sostituibili" con altri dispositivi.  In terzo luogo, verrà proibita "la vendita alle compagnie aeree russe di aeromobili, pezzi di ricambio e attrezzature" dell'industria aeronautica. "Ciò degraderà un settore chiave dell'economia russa e la connettività del Paese. Tre quarti dell'attuale flotta aerea commerciale russa - ha rilevato la presidente della Commissione - sono stati costruiti nell'Unione europea, negli Stati Uniti e in Canada". E quindi, dipendono massicciamente dalle forniture di questi paesi che ora applicheranno le sanzioni.  Il quarto punto è la limitazione dell'accesso della Russia ad alcune "tecnologie chiave, di cui ha bisogno per costruire un futuro prospero, come i semiconduttori o le tecnologie all'avanguardia".  Infine, vi sarà una stretta sulla politica dei visti, per cui "diplomatici e uomini d'affari russi non avranno più un accesso privilegiato all'Unione europea", ha concluso von der Leye

Il presidente francese Macron (a sinistra),  Charles Michel ,Ursula von der Leyene e
Il presidente francese Macron (a sinistra), Charles Michel ,Ursula von der Leyene e

 

Francia: Macron

Il più ativo tra i leader europei è il presidente Macron: "I tempi tragici della storia tornano. L'Ue non è solo un mercato di consumatori, deve pensare ad un'Europa della difesa capace di proteggere le sue frontiere e i suoi cittadini. La guerra che stiamo vivendo lo dimostra chiaramente. L'Europa non ha altra scelta che diventare una potenza".  Ma il presidente francese ha attaccato quello russo senza unase giri di parole: "Qualche ora prima delle operazioni militari e del riconoscimento delle repubbliche» separtiste in Ucraina orientale «noi discutevamo con Putin dell'attuazione degli accordi di Minsk: sì, Putin ha fatto il doppio gioco; sì ha fatto una scelta intenzionale, consapevole, quando ha lanciato l'attacco e si poteva invece ancora negoziare la pace".

Usa: Antony Blinken

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è "convinto" che Mosca cercherà di rovesciare il governo ucraino.  "Non c'è bisogno dell'intelligence per dirvi che questo è esattamente ciò che il presidente Putin vuole. Ha chiarito che vorrebbe ricostituire l'impero sovietico, e per farla breve vorrebbe riaffermare una sfera d'influenza intorno ai paesi vicini che una volta facevano parte del blocco sovietico", ha detto Blinken in un'intervista riportata dalla Cnn. Intanto la Casa Bianca ha espresso sdegno alle "notizie credibili» da fonti ucraine che lo staff della centrale nucleare di Chernobyl è stato preso in ostaggio da truppe russe, come ha scritto su Fb Alyona Shevtsova, consigliera del comando delle forze terrestri ucraine. "Condanniamo e chiediamo il loro immediato rilascio", ha detto la portavoce Jen Psaki, aggiungendo che il loro sequestro potrebbe ostacolare gli sforzi per gestire l'impianto.

 Gb: Liz Truss 

La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha criticato oggi in un tweet l'attacco della Russia all'Ucraina definendolo «barbarico» e «ingiustificato», ed ha ribadito il sostegno di Londra a Kiev. "Solidarietà con (il ministro degli Esteri ucraino, ndr) DmytroKuleba e il popolo ucraino. L'assalto di Putin all'Ucraina è barbarico, ingiustificato e mostra un insensibile disprezzo per la vita umana», ha scritto Truss. «Continueremo a ritenere Putin responsabile e rimarremo saldi nel nostro sostegno".