Ucraina, la vice presidente Harris: riteniamo che Putin abbia preso la sua decisione

Nel Donbass due soldati ucraini morti, donne e bambini lasciano la zona. L'Occidente teme che Mosca cerchi il pretesto per attaccare. Zelensky: "Cosa aspettate a far scattare le sanzioni?"

Tensione internazione altissima per la crisi ucraina mentre nel Donbass si spara e esercito ucraino e separatisti russi si scambiano accuse sugli attacchi e le vittime. E la vicepresidente Usa, Kamala Harris, dalla Germania dove si trova per la Conferenza di Monaco,  dichiara: "riteniamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto": Harris ha aggiunto che l'Europa è sull'orlo di una possibile "guerra". "Stiamo parlando della reale possibilita' di una guerra in Europa".  Aggiungendo che la reazione dell'Occidente alle mosse russe sull'Ucraina mette "in gioco l'alleanza della Nato. Questa alleanza è forte,fondata su principi condivisi che sono davvero in gioco in questo momento". Intanto il presidente Macron ha avuto due lunghe telefonate con il presidente Putin e il presidente ucraino  Volodymyr Zelensky che, al termine del colloquio, ha sottolineato in un  tweet  il suo sostegno per un "l'introduzione immediata di un cessate il fuoco" in Donbass.

Il fronte del Donbass

Intanto èstata ancora una notte complicata lungo la cosiddetta linea di contatto nel Donbass dove le parti continuano ad accusarsi reciprocamente di violenze. Secondo l'agenzia russa Tass, le forze armate ucraine hanno tentato di attaccare le posizioni della repubblica filorussa di Lugansk e hanno distrutto cinque edifici residenziali; sono stati bombardati anche tre insediamenti nella Repubblica popolare di Donetsk. Secondo l'agenzia Tass due civili sono rimasti uccisi nel tentativo delle forze armate ucraine di sfondare nel vicino villaggio di Pionerskoye, a 7km dal confine con la Russia. Il dipartimento della difesa della Lpr ha precisato che le forze di Kiev supportate dall'artiglieria hanno attraversato il fiume Seversky Donets e hanno tentato di attaccare le postazioni della milizia popolare. «Ma l'attacco è stato respinto», afferma la milizia.

Anche Kiev, attraverso il quartier generale dell'esercito, non risparmia le accuse e sostiene che "il nemico ha usato armi proibite dagli accordi di Minsk per 116 volte e che, in 24 ore, le forze separatiste hanno violato il cessate il fuoco 136 volte in 24 ore". Due civili della Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) sono rimasti uccisi nel tentativo delle forze armate ucraine di sfondare nel vicino villaggio di Pionerskoye, a 7km dal confine con la Russia. Secondo Kiev, due soldati ucraini sono stati uccisi, quattro sono rimasti feriti e un altro ha riportato ferite da combattimento mentre il ministro degli Interrni ucraino è stato sfiorato da un colpo di artiglieria. L'Occidente teme che la Russia stia cercando solo un pretesto, il casus belli, per attaccare. "Nessuna intenzione di una guerra", ribatte Mosca. E intanto prosegue l'esodo dei rifugiati del Donbass verso le limitrofi regioni russe: se ne vanno donne e bambini dall'area dove si combatte da otto anni. Agli uomini tra i 18 e i 55 anni invece è stato chiesto di rimanere in caso di un'eventuale guerra. 

Intanto la Bielorussia continuerà le esercitazioni militari con la Russia, che sarebbero dovute terminare oggi. "In considerazione dell'aumento dell'attività militare vicino ai confini e dell'aggravarsi della situazione in Donbass, i presidenti di Bielorussia e Russia hanno deciso di continuare", ha affermato il ministero della Difesa bielorusso in un post su Telegram. 

Lo scontro russo-ucraino
Lo scontro russo-ucraino

Telefonata Macron-Putin

Il presidente francese Emmanuel Macron, che è anche presidente di turno della Comunità Europea, ha sebtito telefonicamente per un'ora e 45 minuti  Vladimir Putin nella speranza di trovare un punto comuni per dare avvio alla de-escalation. L'Eliseo, che ha dato l'annuncio del via, ha aggiunto che la conversazione servira' a compiere gli "ultimi sforzi possibili" per prevenire un conflitto in Ucraina considerato "alto rischio" di invasione da parte della Russia. Il presidente francese poi ha telefonato al suo omologo ucraino,  Volodymyr Zelensky

Usa: "Putin già ha deciso" 

"Riteniamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto": lo ha ditto la vicepresidente Usa, Kamala Harris, in conferenza stampa in Germania, riferendosi all'invasione dell'Ucraina. Harris ha aggiunto che l'Europa è sull'orlo di una possibile "guerra". "Stiamo parlando della reale possibilità di una guerra in Europa". Intanto il presidente Joe Biden ha deciso di convocare il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere la situazione in Ucraina. Lo ha detto l'addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki. Gli aggiornamenti provenienti dai funzionari Usa presenti sul territorio del confine orientale dell'Ucraina, e in particolare l'aumento delle violazioni del cessate il fuoco, hanno confermato che "la Russia potrebbe attaccare l'Ucraina in qualunque momento", ha detto Psaki

 

Johnson: "La Russia vuole la guerra"  

La Russia sta preparando "la piu' grande guerra europea dal 1945": e' quanto suggeriscono i fatti di questi giorni secondo il primo ministro britannico Boris Johnson, che lo ha detto in un'intervista alla BBC. "Tutto prova che il piano è già in qualche modo iniziato", secondo Johnson. Secondo quanto risulta all'intelligence, l'intenzione della Russia, ha aggiunto il capo del governo del Regno Unito, parlando da Monaco dove partecipa alla conferenza sulla sicurezza, è di invadere il Paese per circondare la capitale Kiev. "La gente ha bisogno di capire quanto questo potrebbe costare in termini di vite umane", ha osservato. 

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky

Zelenskiy: "Cosa aspettate a sanzionare la Russia?"

"Siamo l'ultimo baluardo dell'Europa. L'Occidente dovrebbe rendere note le sanzioni che intende applicare alla Russia prima che Mosca attacchi l'Ucraina", lo ha detto, in una intervista alla Cnn, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy. Rispondendo alle domande di Christiane Amanpour, Zelensky, che partecipa alla conferenza di Monaco sulla sicurezza, ha detto che "non abbiamo bisogno delle vostre sanzioni dopo che ci sara' stato il bombardamento o che il nostro Paese non avra' piu' confini. L'elenco delle sanzioni serve a loro e a noi per sapere che cosa succede se iniziano la guerra".