Ucraina, Kiev assediata. Chi è Vitali Klitschko, il sindaco pugile che combatte i russi

Considerato tra i migliori pesi massimi della storia, guida la capitale dal 2014. Il fratello Wladimir, altra leggenda della boxe: "Fino all'ultima goccia di sangue"

"Non ho paura per me, sono un combattente". Vitali Klitschko, da pugile, ha portato l'Ucraina sul tetto del mondo. Con il suo "pugno di ferro" ha sconfitto tutti gli avversari che durante la carriera si è trovato davanti sul ring. Ma adesso, come sindaco di Kiev, si trova ad affrontare la battaglia più dura e tragica: quella per la sopravvivenza del suo Paese invaso dalla Russia di Putin. "L'esercito russo è uno dei più grandi al mondo e sarà una lotta difficile, ma gli ucraini combatteranno per il nostro futuro, combatteranno per i nostri figli - le parole di Klitschko, in prima linea nella difesa di una città ormai sotto assedio -. Il nostro obiettivo è costruire un Paese moderno e democratico ed essere parte della famiglia europea".

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Ma chi è Vitali Klitschko? Considerato tra i migliori pesi massimi della storia del pugilato ha detenuto i titoli Wbc e Wbo, ed è stato nominato "campione emerito" dalla Wbc -, ha chiuso la sua carriera sportiva nel 2013, mentre l'attività politica è iniziata nel 2006.

Vitali Klitschko, la carriera sportiva

Vitali Klitschko con il suo grande rivale Lennox Lewis
Vitali Klitschko con il suo grande rivale Lennox Lewis

Più volte campione del mondo dei pesi massimi, Klitschko non ha mai subito alcun atterramento e le uniche due sconfitte sono arrivate entrambe per interruzioni da parte dell'arbitro: la prima a causa di un infortunio alla spalla, la seconda per una profonda ferita al viso. La sua percentuale di vittorie per Ko è dell'87,23%, la terza più alta nella storia dei pesi massimi dietro quelle di Rocky Marciano e Deontay Wilder. Il suo regno da campione del mondo (5 anni, 2 mesi e 4 giorni) è l'ottavo più lungo nella storia della boxe. Laureato in medicina, possiede un dottorato di ricerca: per questo motivo era stato soprannominato "Dr. Ironfist (pugno di ferro, ndr)". Nel giugno 2018 è diventato il primo pugile ucraino a essere incluso nella International Boxe Hall of Fame.

L'attività politica

Durante le elezioni presidenziali in Ucraina del 2004 e dopo la rivoluzione arancione, Vitali Klitschko sostiene la corsa di Viktor Juščenko. Nel 2006 è candidato a sindaco nelle elezioni di Kiev: Sconfitto da Leonid Černovec'kij, con la sua campagna elettorale contro la corruzione arriva comunque secondo con il 26% dei voti. Si ripresenta nuovamente candidato a sindaco durante le elezioni anticipate del 2008, indette in seguito alle accuse di corruzione mosse contro Černovec'kij. Dopo una campagna sostenuta da Rudy Giuliani, Klitschko è terzo con il 18% delle preferenze, mantenendo comunque il seggio all'interno del consiglio comunale. Nell'aprile 2010 diventa diventa il leader del neonato Udar, partito di ispirazione liberale con il quale è eletto nel parlamento ucraino durante le elezioni nazionali del 2012.

Il 24 ottobre 2013, l'ex campione dei pesi massimi annuncia l'intenzione di partecipare alle elezioni presidenziali ucraine dell'anno successivo, salvo poi ritirarsi dalla corsa per appoggiare la candidatura del futuro presidente Petro Porošenko. Ma per Klitschko si spalancano le porte di Kiev: nel 2014 è eletto sindaco con il 57% dei voti, distanziando nettamente gli altri due candidati Lesja Orobec e il sindaco uscente Volodymyr Bondarenko. Il 28 agosto 2015, dopo l'ufficializzazione della fusione dell'Udar con il partito 'Solidarnist' di Porošenko, Klitschko diventa presidente del nuovo Blocco Petro Porošenko. Tre mesi più tardi è rieletto sindaco di Kiev, superando al ballottaggio Boryslav Bereza con il 66,5% dei voti. Il 26 maggio 2016, a causa dell'entrata in vigore di una legge che proibisce di essere contemporaneamente a capo di una amministrazione e presidente o membro di un partito politico, rassegna le dimissioni dal ruolo di presidente di partito.

Il fratello Wladimir

Wladimir Klitschko in versione militare
Wladimir Klitschko in versione militare

Al fianco di Vitali Klitschko, c'è anche il fratello minore Wladimir, altra leggenda del pugilato mondiale e più volte campione iridato. Arruolato come riservista, non ha esitato un attimo a imbracciare le armi per difendere il suo Paese: "Chiedo a tutti i partner internazionali di osservare questa tragedia che sta accadendo in Ucraina. Questa guerra insensata non avrà vincitori, ma vinti. Voglio solo dirvi che dobbiamo rimanere uniti contro questa aggressione, contro l'aggressione russa. Ci difenderemo fino all'ultima goccia di sangue. Non sappiamo come vivremo domani. Ma la motivazione è fortissima. Non ho mai visto una cosa del genere". Oro olimpico dei supermassimi ad Atlanta 1996, il "Martello d'acciaio", come era soprannominato quando si esibiva sul ring, ha postato una foto che lo ritrae con elmetto e mimetica, nei panni di ufficiale di collegamento dell'esercito ucraino sul fronte estremo dell'aeroporto di Hostomel, a 70 chilometri dalla capitale Kiev.

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