"Ucraina, la guerra è probabile". Il ministro lituano avvisa l'Ue: tensione alle stelle

La Nato invia navi e aerei in Europa dell'Est, l'Ue aiuti finanziari. Stati Uniti e Gran Bretagna evacuano le famiglie dei diplomatici

Un carro armato svedese pronto sull'isola di Gotland, nel mar Baltico

Un carro armato svedese pronto sull'isola di Gotland, nel mar Baltico

Sulla crisi in Ucraina ormai la tensione è alle stelle. A certificarlo, se mai ci fosse ancora qualche dubbio, le dichiarazioni di Gabrielius Landsbergis. "Siamo convinti che una vera guerra sia un'eventualità probabile", ha spiegato ministro degli Esteri della Lituania, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles che ha chiesto all'Unione Europea "sanzioni insopportabili nei confronti della Russia se vogliamo fare deterrenza contro una guerra. Altrimenti dovremo fare altro: mandare armi e munizioni agli ucraini perché possano difendersi". 

Arrivano le armi

Secondo l'Onu la Russia non invaderà l'Ucraina

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Gli attori in campo

I Paesi Baltici

E' quello che hanno già deciso di fare i Paesi baltici: che spediranno all'esercito ucraino sistemi di difesa antiaerea e anticarro, come missili terra-aria Stinger, mentre l'Estonia sta valutando l'invio di missili anticarro Javelin. Il ministro della Difesa di Vilnius, Arvydas Anusauskas, ha annunciato che Lituania e Lettonia invieranno a Kiev missili terra-aria Stinger, mentre l'Estonia sta valutando l'invio di missili anticarro Javelin. "L'assistenza viene fornita in seguito all'approvazione degli Stati Uniti al trasferimento di equipaggiamento di fabbricazione Usa a una terza parte", ha spiegato Anusauskas, "stiamo consegnando gli armamenti con la sincera speranza che l'Ucraina non ne abbia bisogno". Anche la Svezia ha messo in preallerta le divisioni dell'esercito sull'isola di Gotland nel Baltico.

Russia

Intanto proseguono a ritmo serrato le esercitazioni delle forze militari russe intorno all'Ucraina. Oggi si è svolta una manovra delle forze speciali della Flotta del Mar Nero. Gli 'uomini rana' hanno contrastato, con un sonar per la ricerca e l'osservazione Kalmar, sabotatori fittizi in azione sott'acqua, e garantito la sicurezza delle unità navali e dei siti a terra. Sono state inoltre impiegate "speciali armi sottomarine", precisa la Flotta del Mar Nero in un comunicato.

​​Usa e Nato

Il presidente americano Joe Biden sta valutando l'invio di navi, caccia e fino a 5mila uomini, nei paesi Baltici e dell'est Europa membri della Nato, nell'ambito della crisi ucraina. Lo scrive il New York Times, spiegando che l'opzione è stata esaminata sabato in una riunione a Camp David, la residenza presidenziale nel Maryland.  Alti esponenti del Pentagono hanno esposto in quest'occasione a Biden diversi scenari, con l'invio da mille a 5mila soldati. In caso di deterioramento della crisi questi numeri potrebbero essere decuplicati. Secondo le fonti del New York Times, Biden dovrebbe prendere una decisione a riguardo in settimana.

I diplomatici

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno disposto l'evacuazione delle famiglie dei diplomatici. L'amministrazione statunitense sconsiglia anche ai cittadini americani di recarsi in Russia. Kiev critica, giudicandolo "prematuro" ed "eccessivo" l'ordine impartito da Washington di evacuare i familiari dei diplomatici Usa dall'Ucraina. "Con tutto il rispetto del diritto degli stati stranieri di garantire la sicurezza delle loro missioni diplomatiche, noi consideriamo questa misura presa dagli americani come prematura ed eccessiva", dichiara in una nota il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko.

L'Unione Europea

"Non credo che si debba drammatizzare la situazione, i negoziati con la Russia sono in corso, non penso che si debba lasciare l'Ucraina". Lo ha sottolineato l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, dopo aver annunciato che per ora il personale dell'Ue non viene evacuato dall'Ucraina. "Sulle sanzioni vogliamo agire in forte coordinamento con i nostri partner: gli Usa, il Canada e il Regno Unito. Al momento stiamo continuando a costruire un forte pacchetto di sanzioni, ma nulla di concreto verrà approvato oggi", spiega ancora Borrell. "C'è un processo, il processo è in corso, sarà tutto pronto quando necessario, ma oggi non annunceremo nulla", aggiunge.

Il sindaco di Kiev

Intanto, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, accusa la Germania di "tradimento"  in un duro intervento pubblicato in esclusiva dalla Bild di oggi, a causa della mancata consegna di armi all'Ucraina da parte di Berlino. "Questa è omissione di soccorso e tradimento degli amici, in una situazione drammatica, nella quale il nostro Paese viene minacciato dalle truppe russe su diversi confini", afferma. "Molti si pongono la domanda: con chi sta il governo tedesco? Dalla parte della libertà e dunque dell'Ucraina, o dalla parte dell'aggressore?".