La Russia limita l'accesso a Facebook. Meta: "Ci hanno ordinato lo stop al fact checking"

La decisione è stata presa dalla Roskomnadzor (il servizio federale per la supervisione della connessione e la comunicazione di massa)

I loghi di Meta e Facebook

I loghi di Meta e Facebook

Che la guerra tra Russia e Ucraina si giochi su più tavoli, sul terreno ma anche in rete, è ormai chiaro. Ed è nota "l'ostilità" del governo russo nei confronti dei social occidentali come Facebook, Twitter, YouTube. Ora arriva la decisione di limitare l'accesso a Facebook a partire da oggi, decisione presa dall'autorità garante delle comunicazioni russa. Il social network statunitense è accusato di censurare i media russi e di violare i diritti umani e dei cittadini russi.

"In conformità con la decisione del procuratore generale su Facebook, a partire dal 25 febbraio, la Roskomnadzor (il servizio federale per la supervisione della connessione e la comunicazione di massa, ovvero l'ente che controlla le comunicazioni e relativo oscuramento, la privacy e le frequenze radio, ndr) adotterà misure per limitare l'accesso al social network", ha fatto sapere l'agenzia, senza specificare la natura delle limitazioni.

Le accuse di Mosca 

Il regolatore russo accusa il gigante americano di aver limitato gli account ufficiali di Zvezda, canale legato al ministero della Difesa, dell'agenzia di stampa statale Ria Novosti e dei media online russi Lenta.ru e Gazeta.ru. "Roskomnadzor ha chiesto a Meta di eliminare le restrizioni imposte da Facebook ai media russi e di spiegare il motivo della loro imposizione. Le richieste sono state ignorate dai proprietari del social network", ha spiegato l'agenzia, sottolineando che, da ottobre 2020, sono anche stati rilevati "23 casi di censura" contro i media russi e le risorse internet da parte di Facebook. Per questi motivi, "la Procura, in consultazione con il ministero degli Affari esteri, ha deciso di riconoscere Facebook come un social network coinvolto nella violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché dei diritti e delle libertà dei cittadini russi". In passato, piattaforme come Facebook, YouTube, TikTok e Twitter sono state multate ripetutamente dalla Russia e le autorità avevano anche ordinato di rallentare il funzionamento di Twitter. 

La replica di Facebook

"Ieri le autorità russe ci hanno ordinato di fermare il fact-checking indipendente sul contenuto postato su Facebook di quattro organizzazioni media controllate dallo stato. Abbiamo rifiutato. E il risultato è stato l'annuncio della restrizione del servizio". Lo twitta Nick Clegg, presidente per i global affairs di Meta, la società a cui fa capo Facebook. "I cittadini russi comuni stanno usando le nostre app per esprimere se stessi e organizzarsi per agire, vogliamo continuare a far sentire le loro voci", ha aggiunto Clegg.