Armi negli Stati Uniti: dove e come si possono comprare? Cos'è la Nra

Affari fiorenti per i venditori di pistole e fucili con il lockdown. La battaglia per limitare le vendite e la pressione dei lobbisti

Ogni tentativo di limitare la vendita delle armi negli Stati Uniti si è scontrato con l'opposizione della Nra, la National rifle associaton, potentissima lobby che si propone di tutelare il diritto dei cittadini americani a possedere una o più armi. In ossequio al secondo emendamento della Costituzione Usa che recita "Essendo necessaria, alla sicurezza di uno Stato libero, una milizia ben regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto". E pazienza se ogni anno sono numerosi i cittadini che piangono familiari e amici morti in seguito a sparatorie, quando non a vere e proprie stragi, come quella appena avvenuta in una scuola del Texas.

Cosa è la Nra

Nel mondo pieno di contraddizioni che spesso sono gli Usa accade anche che la Nra si definisca, sul suo sito, "America's longest-standing civil rights organization", ovvero "l'organizzazione per i diritti civili più antica d'America". Ed effettivamente, per quanto possa sembrare assurdo, il possesso di un'arma negli Stati Uniti è considerato un diritto, per mere ragioni di sicurezza e autodifesa. Peccato che quando qualcuno oltre oceano si rechi ad acquistare un'arma nessuno si azzardi a chiedergli per quale scopi intenda usarla. 

La National rifle association fu fondata nel 1871 dai veterani dell'esercito, il colonnello William C. Church e il generale George Wingate. A inizio del secolo, nel 1903, il segretario della Nra Albert S. Jones avviò un programma per la promozione di club che "educassero" all'utilizzo delle armi in tutte le università e accademie militari: ancora oggi oltre un milione di giovani partecipa agli eventi organizzati dalla Nra (sessioni e gare di tiro, seminari e altro).

Nel 1934 una tappa decisiva nel percorso della Nra, con la formazione della Divisione affari legislativi istituita, si legge sul sito, per rispondere ai "ripetuti attacchi al secondo emendamento". Attraverso questo strumento la Nra negli anni ha fatto pressione sui politici statunitensi perché evitassero anche solo di sognarsi di toccare il secondo emendamento. 

I rapporti con la politica

Solidissimi - e trasversali - i legami della Nra con la politica Usa. Negli Stati Uniti l'attività di lobbying, con distribuzione di contributi elettorali, è lecita e normata da leggi. Dettaglio che ha permesso all'associazione di elargire piogge di dollari a esponenti di entrambi i partiti, Democratici e Repubblicani, con una predilezione per questi ultimi. 

John McCain, eroe del Vietman e candidato alla presidenza nel 2008, ha ricevuto più di 7 milioni di dollari da Nra. Marc Rubio, candidato alle primarie per l'elefantino nella competizione che portò alla candidatura di Donald Trump, ne avrebbe ottenuti più di 3 milioni. Lo stesso "the Donald", nella sua corsa che lo condusse alla Casa Bianca, sarebbe stato premiato dalla Nra con fondi per 21 milioni di dollari, 9 milioni di contributi diretti e 12 milioni da impiegare per annunci anti-Hillary Clinton.

Non sono mancati i sostegni per i Democratici. Sanford Bishop, deputato del secondo distretto della Georgia, fra le aree più conservatrici del Paese, è il capofila in graduatoria: sul suo sito internet afferma di promuovere "i valori e la morale di chi abita nel sud-ovest della Georgia", compreso il possesso di armi. E un portavoce di Bill Clinton, George Sephanopoulos ebbe a definire gli iscritti alla Nra "buoni cittadini" che "votano, offrono contributi e hanno sempre ottenuto quello che volevano nel corso degli anni.

Quanti armi si vendono negli Stati Uniti

Il mercato delle armi resta uno dei comparti più floridi dell'economia a stelle e strisce. Nel 2021, a due settimane dalla fine di dicembre, il bilancio delle vendite certificato dall'osservatorio Nasgw mostrava un fatturato di 3 miliardi e 920 milioni, in crescita rispetto al 2020 (+7,15%) e sulla media triennale (+40,96%). Tira anche il mercato delle munizioni: cresce di oltre il 25% sul 2020 e raggiunge la quota mezzo miliardo di dollari. Del resto, con il lockdown, era iniziata una vera e propria corsa ad armarsi, forse per un aumento della percezione di insicurezza. E' possibile che si sia raggiunto il picco perché i dati più recenti, relativi all'inverno 2022, mostra un calo del 40% nel volume di affari rispetto all'anno precedente. Una discesa che non ha fermato, però, l'ondata di sangue legata alla facilità di accesso a pistole, fucili e altri strumenti di offesa. 

Come e dove si comprano le armi negli Usa

L'ultimo lato del triangolo insanguinato è quello dei luoghi in cui le armi si possono recuperare: sono numerosissimi gli esercizi che vendono fucili e rivoltelle. Le regole sull'acquisto variano di Stato in Stato della Confederazione, ma queste spese sono possibili persino nei supermercati - come mostrato da numerosi film e documentari - e nelle fiere che si tengono praticamente dappertutto. Chiunque acquisti un'arma in un negozio deve compilare il modulo del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF), indicando i propri dati anagrafici e rispondendo a un questionario su eventuali procedimenti penali, utilizzo di farmaci e informazioni sullo stato di salute mentale. E' previsto un controllo incrociato attraverso un'interlocuzione fra venditore e Fbi sui dati del compratore. 

Questi controlli preventivi vengono effettuati solo in caso di acquisto in negozio. Nei supermercati le armi sono sistemate negli scaffali delle sezioni sport. Fiorente anche il commercio in rete, anche questo in gran parte deregolamentato. 

Il testimonial

Testimonial della Nra - e suo presidente - è stato a lungo l'attore Charlton Heston, morto nel 2008 a 83 anni per le conseguenze del morbo di Alzheimer. Inzialmente simpatizzante dei Democratici, proprio il suo sostegno al secondo emendamento e l'entusiasmo nel difendere i diritti dei proprietari di armi lo portarono a virare sui Repubblicani, con un aperto supporto all'allora presidente Ronald Reagan, suo ex collega. Heston fu presidente della Nra dal 1998 al 2003. Nel 2000, durante un discorso a una convention dell'associazione, alzò un fucile sulla sua testa e dichiarò che un eventuale tentativo di toccare il secondo emendamento da parte del candidato democratico Al Gore (poi sconfitto da George Bush Junior) si sarebbe infranto contro le sue "fredde mani morte". Intervistato dal regista Michael Moore per il film "Bowling at Columbine", mockumentary basato sul massacro perpetrato da due allievi in una high school del Colorado, sostenne una presunta correlazione fra le presenza di numerose etnie negli Stati Uniti e il numero di morti per ferite da arma da fuoco.