Missione su Marte, Perseverance pronto all'atterraggio

Il rover della Nasa preleverà campioni di suolo, fondamentale poi l'apporto di Leonardo

Missione su Marte, il braccio robotico di Nerviano

Missione su Marte, il braccio robotico di Nerviano

Nerviano (Milano), 17 febbraio 2021 - "Una moto che parte, una sonda su Marte, un ricordo che mi emoziona" cantava Jovanotti in "Pieno di vita". In quel caso Lorenzo Cherubini parlava di "un'estate bellissima", per quanto riguarda invece la Nasa si tratta ancora di inverno. In ogni caso quella di domani giovedì 18 febbraio sarà una data che difficilmente potrà essere dimenticata. Alle 21.55 ora italiana è previsto l'atterraggio su Marte di Perseverance, il rover della Nasa che rappresenta la prima tappa di Mars Sample Return. E, almeno per una volta, è il nome stesso della missione a raccontare in modo molto semplice cosa succederà: verranno prelevati campioni, in inglese "samples" appunto, dal suolo marziano e poi saranno riportati sulla Terra per consentire lo svolgimento di analisi che potranno dire molto sulla composizione del terreno e dell'atmosfera del Pianeta Rosso. Una missione che entra nel vivo domani, giovedì 18 febbraio, ma che vivrà il proprio momento clou fra cinque anni: nel 2026 sarà lanciata la seconda missione, nella quale il Sample Retrieval Lander, ovvero il robottino che si occuperà del recupero, atterrerà su Marte e insieme al Sample Fetch Rover dell'Esa, l'agenzia spaziale europea, e al Mars Ascent Vehicle per recuperare i contenitori lasciati da Perseverance e prepararli al lancio nell'orbita marziana. Proprio in questa fase di Mars Sample Return sarà protagonista una società che ormai al Pianeta Rosso pare essere molto affezionata, ovvero Leonardo. La società, che ha stabilimenti in 

Mars Sample Return, il rover (Airbus)
Mars Sample Return, il rover (Airbus)
Lombardia a Nerviano e in Toscana a Campi Bisenzio. Proprio gli stabilimenti nervianesi sono protagonisti della missione, visto che i prototipi dei due bracci robotici che recupereranno i campioni di suolo marziano sono stati realizzati proprio da Leonardo. 

Innovazione

I due bracci realizzati a Nerviano possono essere considerati veri gioielli di tecnica e innovazione. Il primo, più piccolo e agile (avrà 6 gradi di libertà e sarà estendibile fino a circa 110 cm), dovrà essere montato sul Sample Fetch Rover dell’Esa, che viaggerà sul suolo per raccogliere con una "pinza" i contenitori. Il secondo, invece, più robusto (avrà 7 gradi di libertà e supererà i 2 metri di estensione), sarà sul Sample Retrieval Lander della Nasa per muovere i contenitori dal rover alla capsula che sarà lanciata in orbita. I bracci che Leonardo sta progettando saranno in grado di operare autonomamente - il ritardo fino a circa 20 minuti delle comunicazioni tra Terra e Marte non permetterebbe di gestire i bracci rapidamente -individuando il contenitore del campione marziano, scegliendo la miglior traiettoria per raccoglierlo e per posarlo nel raccoglitore e considerando le strategie per risolvere eventuali problematiche.

Ritorno a casa 

Una volta in cui la capsula con i campioni prelevati dal suolo marziano sarà nell'orbita marziana, occorrerà "attirarla" verso la Terra. Come? Attraverso la terza missione, che prevede il lancio dell'Earth Return Orbiter, che "catturerà" la capsula e rientrerà sulla Terra.In questa parte a recitare un ruolo fondamentale sarà Thales Alenia Space, società partecipata da Leonardo, che ha la responsabilità del sistema di comunicazione che consentirà la trasmissione di dati tra la Terra, l'Orbiter e Marte e la progettazione dell'Orbit Insertion Module.