L'eruzione dell'Etna vista dal satellite Prisma

Il satellite consentirà di prevedere anche eventuali nuove eruzioni

L'eruzione dell'Etna dal satellite Prisma

L'eruzione dell'Etna dal satellite Prisma

Nerviano (Milano) - "Fotografare" la Terra è la missione per cui è nato ed effettivamente Prisma, satellite dell'Agenzia spaziale italiana che porta a bordo lo strumento iperspettrale più potente al mondo, ha fotografato un fenomeno atmosferico molto suggestivo: la lava dell'Etna che si fa strada tra la neve. Proprio lo strumento iperspettrale realizzato da Leonardo, società leader nel settore aerospaziale che ha uno stabilimento in Lombardia a Nerviano e uno in Toscana a Campi Bisenzio, ha permesso di ottenere ed elaborare immagini spettacolari in merito all'eruzione dell'Etna.

La tecnologia con la quale per la prima volta è stato osservato il vulcano attivo più alto d’Europa permette di vedere più dell’occhio umano e di riconoscere non solo le forme degli oggetti, ma di risalire anche agli elementi chimici che li costituiscono. Lo strumento realizzato da Leonardo - la sede di Nerviano ha materialmente costruito anche i pannelli fotovoltaici del satellite Prisma - di fatto consente di scomporre gli spettri di luce e analizzarli fornendo informazioni importantissime per la previsione di nuove eruzioni o di altri fenomeni atmosferici. Immagini quindi molto suggestive, ma non solo: quelle fornite dal satellite Prisma hanno anche l'obiettivo di aiutare l'uomo ad evitare eventuali catastrofi.