Ucraina, "morto in guerra il generale Sukhovetsky": perché è duro colpo all'esercito russo

Giallo sulla notizia, diffusa da un compagno d'armi sui social e confermata da un portavoce dell'Unione paracadutisti russi, ma poi smentita

Andrei Sukhovetsky

Andrei Sukhovetsky

E' giallo sulla morte in battaglia in Ucraina del generale russo Andrei Sukhovetsky, comandante "Spetsnaz" e vice capo della 41esima armata di Novosibirsk. L'alto ufficiale faceva parte dei corpi speciali sovietici, le "teste di cuoio" del Cremlino e la sua scomparsa rappresenterebbe un duro colpo al morale delle truppe russe, già duramente provate, secondo quando si apprende, dalla resistenza ucraina.

Dopo la notizia dell'uccisione di Sukhovetsky durante un'operazione speciale, data su Twitter dal compagno d'armi Sergey Chipilev e rilanciata prima dalla stampa di opposizione russa poi confermata da Meduza, che cita informazioni diffuse su VKontakte, infine da un portavoce dell'Unione paracadutisti russi. Adesso arrivano voci di una possibile violazione dell'account Vkontakte di Chipilev. E dunque potrebbe trattarsi di una fake news, o di un sapiente lavoro di depistaggio da parte di Mosca. 

Ma perché assume tanta importanza la notizia della morte durante un'operazione speciale di un alto generale russo? Perché Sukhovetsky non è solo un comandante di primo piano nell'organigramma del potere militare sovietico (è stato nominato a novembre vice comandante della 41esima armata delle forze  di terra russe) ma è anche un esponente di primo piano delle forze speciali sovietiche ed è stato per tre anni alla guida della settima divisione d'assalto aviotrasportato a Novorossijsk.Sukhovetsky ha preso parte a  numerose campagne militari, ottenendo encomi e medaglie e guadagnandosi una posizione di spicco ai vertici delle forze militari russe. Tra le numerose operazioni cui ha partecipato, anche le ostilità nel Caucaso settentrionale, in Abkhazia, in Siria, inoltre è stato premiato durante il primo attacco all'Ucraina per la partecipazione all'annessione della Crimea alla Russia.

Intanto, secondo i militari ucraini ammonterebbero a circa 9.000 le perdite da parte russa dal 24 febbraio quando Vladimir Putin ha ordinato l'offensiva militare contro Kiev. Un nuovo bilancio viene riportato da Ukrinform dopo che già nelle scorse ore in un video il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlava di circa 9.000 soldati russi uccisi.  Gli ucraini riferiscono anche della distruzione di 217 tank e 90 sistemi di artiglieria, lanciarazzi multipli oltre a velivoli, blindati, due unità navali e tre droni. Ieri il ministero della Difesa russo ha fornito per la prima volta un bilancio ufficiale delle perdite con la conferma di 498 soldati russi caduti.