Draghi al G20 sull'Afghanistan: "Emergenza umanitaria gravissima, pronto un miliardo"

L’assenza di Putin e del presidente cinese Xi è stata notata. “Ma non era dovuta a motivi specifici, è stata comunicata in anticipo"

Il premier Mario Draghi ha assunto la presidenza del G20 sull'Afghanistan

Il premier Mario Draghi ha assunto la presidenza del G20 sull'Afghanistan

Roma - E’ un Mario Draghi che parla da statista quello che fa il punto sul G20 da lui presieduto e dedicato all’Afghanistan. “Ho invitato tutti a cercare di lavorare il più possibile insieme, soprattutto sulla risposta della crisi umanitaria per permettere di superare le inevitabili differenza di vedute di politica estera. Su questo non ci sono diversità”. Così il premier chiude l’evento straordinario sul Paese asiatico appena riconquistato di talebani. ”Affrontare la crisi umanitaria richiedera’ contatti con i talebani, ma questo non significa un loro riconoscimento. Bisogna prendere atto che sono stati giudicati per cio’ che hanno fatto, non per cio’ che hanno detto”.

Per Draghi, una delle priorità per l’Afghanistan è ora quella di “organizzare programmi di sollievo e aiuto per i migranti” anche valutando la possibilità di coinvolgere i Paesi limitrofi, a fronte di una situazione dove si registrano “600mila sfollati interni e milioni di migranti di cui si sono perse le tracce”. Circa il G20, giudizio positivo: “Ne è valsa sicuramente la pena. Un successo, perché è la prima risposta multilaterale alla crisi in Afghanistan. Si è avuta più di una conferma che le Nazioni Unite saranno protagoniste di questa risposta”.

Quindi la strategia per il futuro prossimo: “Una prima cosa da chiedere al governo talebano e’ che vi sia la possibilita’ di liberta’ di movimento. Non e’ semplice ma di fronte all’importanza di questa crisi credo possa esser fatto. Dal punto di vista economico gli stanziamenti sono significativi, l’Ue ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo, anche noi lo abbiamo fatto ed e’ uno dei piu’ alti in Europa. Si è anche parlato della necessità di coinvolgere i paesi vicini. Occorre dare ordine e visibilità a movimenti migratori, al momento non c’è un coordinamento”.

L’emergenza è palese: “Occorre impedire il collasso economico dell’Afghanistan. Questo significa impedire che il sistema dei pagamenti del paese crolli, per cui non è più possibile effettuare pagamenti. Allora diventa molto difficile provvedere con l’assistenza umanitaria. Significa cercare di salvare quel poco del sistema bancario che è rimasto”. In Afghanistan è una necessità anche continuare la lotta al Covid-19. Non è una priorità immediata ma se non si fa nulla questo aggraverà la situazione”.

Russia e Cina nn ’creano, ma Draghi minimizza. L’assenza di Vladimir Putin e del presidente cinese Xi Jinping al G20 straordinario sull’Afghanistan “non era dovuta a motivi specifici, è stata comunicata in anticipo, che sarebbero stati rappresentati da altri esponenti di governo. Il coinvolgimento di Russia e Cina c’è ed è stato continuo”. Il summit di oggi “è arrivato dopo un Assemblea generale delle Nazioni unite e una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri, non credo di poter dire” che dietro l’assenza dei due leader “ci siano stati motivi particolari di politica estera”.