Ucraina, la Russia ritira le truppe dal confine. Crisi a una svolta?

La portavoce del ministero degli esteri russo: "Smentita la propaganda di guerra dell'Occidente"

La Russia ritira alcune truppe e le riporta nelle basi militari adiacenti all'Ucraina dopo aver completato le esercitazioni, una mossa che viene letta come una possibilita' di attenuare le tensioni tra Mosca e l'Occidente. Uno nuovo passo in avanti dopo che il protavoce del Cremlino si era detto disposto a negoziare. La risposta della Nato è arrivata da Jen Stoltenberg: "Per considerare dalla parte russa una seria de-escalation della situazione, la Nato vuole vedere il ritiro dei mezzi pesanti e dell'equipaggiamento militare nelle zone limitrofe all'Ucraina e non solo quello degli uomini", ha detto l segretario generale Nato.  In pratica i russi lasciano le infrastrutture militari nelle aree designate, e poi "riportano rapidamente gli uomini in posizione" quando ritenuto necessario. La Russia ha assembrato oltre 100mila soldati vicino ai confini dell'Ucraina, suscitando timori di un'invasione.

Ma intanto da Mosca arrivano da più parti pesanti frecciate all'indirizzo della del Pentagono e della coalizione occidentale. Ma intanto con il rientro di alcune truppe russe alle basi e l'incontro Scholz-Putin spingono al rialzo le principali borse europee e i futures Usa. La migliore è Parigi (+1,8%), seguita da Milano e Francoforte (+1,7% entrambe), Madrid (+1,39%) e Londra (+0,78%).

Frecciate

"La data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell'Occidente. Svergognati e annientati senza sparare un colpo". Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che Mosca ha annunciato l'inizio del ritiro di truppe schierate ai confini con l'Ucraina, mentre gli Usa prevedevano un attacco per domani, 16 febbraio Intanto la diplomazia è al lavoro e il presidente russo Vladimir Putin nelle ultime ore ha inviato un messaggio di disponibilita' a negoziare ancora. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato a Mosca per incontrarlo. Dello stesso tenere le dichiarazioni del portavoce governativo, Dmitry Peskov, che ha riferito come il Cremlino consideri la decisione degli Usa di evacuare i loro diplomatici da Kiev come "un'isteria esibizionista e senza senso".

 

Il Pentagono

"Ancora non riteniamo" che Vladimir Putin "abbia già preso una decisione finale" sull'eventuale attacco contro l' Ucraina".  Così aveva affermato nelle ultime ore il portavoce del Pentagono John Kirby, aggiungendo che un'azione militare resta possibile "in qualsiasi momento".   Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, sarà in Europa oggi e nei giorni seguenti per un giro di colloqui sulla crisi che si svolgeranno nei prossimi giorni in Belgio, a Bruxelles, in Polonia e Lituania.  Il capo del Pentagono ribadirà, ha spiegato Kirby, "l'impegno degli Stati Uniti nei confronti dell'articolo 5 del trattato" che impegna i Paesi membri alla mutua difesa in caso di attacco esterno. La visita avrà anche lo scopo di "continuare i progressi dell'Alleanza in materia di deterrenza e difesa".