Covid, boom di contagi in Europa e Russia: fioriscono Green pass e lockdown

Covid, operazioni di sanificazione a Mosca (Ansa)

Covid, operazioni di sanificazione a Mosca (Ansa)

Se l’Italia guarda con ottimismo ai dati sulla pandemia, grazie a un’avviata campagna vaccinale e all’applicazione stringente delle misure di contenimento del virus, in molti altri Paesi non è così. Tanto che alcuni hanno cominciato a introdurre il Green pass, imitando di fatto il modello italiano, quando non addirittura il lockdown. Casi isolati della nuova variante del coronavirus AY.4.2 - contagiosa e resistente ai vaccini sottospecie del ceppo Delta - sono stati trovati per esempio in Russia, dove la crescita dei casi è esponenziale tanto che Mosca, da giovedì 28 ottobre, tornerà in lockdown. La AY.4.2 è presente in altri Paesi, a partire dalla Gran Bretagna - qualche caso è stato registrato anche in Italia - e si caratterizza per due mutazioni supplementari (Y145H e A222V) sulla proteina S o Spike. Ecco alcuni esempi della situazione nel mondo oggi.

Austria 

In Austria c’e’ forte preoccupazione per il forte aumento dei casi di Covid-19 degli ultimi giorni. Nella giornata di ieri sono stati trovati 3.648 persone positive. Una settimana fa il dato era di 2.169. Dall’1 novembre entrerà in vigore la “regola 3-G“ che consentirà l’accesso sui posti di lavoro solo per persone vaccinate (geimpft), guarite da sei mesi (genesen) oppure testate (getestet). I nuovi decessi sono stati 11 per un totale di 11.220 da inizio pandemia. In Austria le persone che hanno contratto il coronavirus sono state 787.644 e 749.934 sono nel frattempo guarite. Attualmente i pazienti covid ricoverati sono 968 di cui 214 si trovano in terapia intensiva. 

Bulgaria

Anche la Paese meno vaccinato dell’Ue, la Bulgaria è in preda ad un’impennata di contagi di covid-19. L’ultimo bollettino riporta 4.522 contagi in 24 ore, secondo dato più alto dall’inizio della pandemia, superiore alla media di 3.669 casi giornalieri registrata a marzo. I morti sono 107. Quello di oggi, fa notare il Guardian, potrebbe essere il vero record di contagi. Il dato più alto di ben 7560 casi, raggiunto ad aprile, era probabilmente falsato dal fatto che il giorno prima non era stato registrato nessun contagio. A partire da oggi scatta in Bulgaria l’obbligo di esibire il green pass accedere a cinema, ristoranti, teatri, palestre, alberghi e shopping center L’obbligo è in vigore per tutti i dipendenti di ospedali e case di riposo, oltre che per le lezioni universitarie in presenza. La misura, intesa a promuovere la vaccinazione, ha provocato numerose manifestazioni di protesta.

Slovenia e Balcani

Nelle ultime 24 ore nel Paese sono state confermate 2.145 infezioni a fronte di 7.367 tamponi molecolari, pari al 29,1% dei test effettuati, e sono decedute nove persone. Il totale dei ricoverati è di 427, fra i quali un bambino di 3 anni. La situazione epidemiologica è in netto peggioramento in tutti i Paesi della regione, e preoccupa in particolare in Romania, Bulgaria e Serbia con numeri in forte crescita sia per i contagi che per i decessi. Numeri in crescita anche in Croazia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina. Una manifestazione non autorizzata di persone contrarie alle restrizioni per il contenimento del coronavirus si è svolta ieri sera nel centro di Lubiana. Fra loro anche numerosi no vax. 

Cina 

La Cina torna a tremare. A Lanzhou, capoluogo della provincia nord-occidentale cinese del Gansu, è stata disposta da oggi la sospensione delle lezioni nelle scuole dell‘infanzia, nelle elementari e negli istituti superiori e di formazione fuori dal campus per motivi relativi al controllo della diffusione del Covid-19. Il dipartimento d‘istruzione municipale, ha fatto sapere attraverso una circolare diramata nella serata di ieri che gli istituti secondari professionali e i college della città sono stati posti invece sotto gestione chiusa. La mossa mira a rafforzare le misure anti-epidemiche per proteggere la vita e la salute dei residenti locali. La data di ripresa delle lezioni resta da destinarsi. Le autorità sanitarie hanno raccolto 11.326 campioni per l‘esecuzione dei test molecolari in nove scuole di Lanzhou e questi sono risultati tutti negativi. Nel Gansu sono stati segnalati cinque casi confermati, di cui quattro a Lanzhou. 

Russia

Continuano a crescere contagi e morti di Covid in Russia, che oggi segnano un nuovo record. Nelle ultime 24 ore vi sono stati 36.339 nuovi contagi e 1.036 decessi, due numeri finora mai raggiunti. I morti del bollettino di ieri erano 1.028. Mosca, ha annunciato il sindaco Sergei Sobyanin, sarà in lockdown da giovedì 28 ottobre. Solo supermercati e farmacie resteranno aperti al pubblico. Chiudono invece bar e ristoranti, così come tutti i negozi in cui si vendono beni non essenziali.  Si tratta delle restrizioni più severe introdotte per contenere i contagi dall'estate del 2020. 

India 

viaggiatori in arrivo da Paesi con cui l‘India ha accordi per l‘accettazione reciproca dei vaccini approvati dall‘Oms, se pienamente vaccinati, potranno lasciare gli aeroporti senza sottoporsi al test del Covid-19 e non dovranno fare la quarantena: lo prevedono le nuove linee guida emanate dal governo di Delhi, che ha riaperto le frontiere a tutti dal 15 ottobre. Tuttavia sarà obbligatorio presentare all‘arrivo l‘esito negativo di un test molecolare effettuato entro le 72 ore precedenti, oltre alla compilazione di un modulo sul portale Air Suvidha. I viaggiatori dovranno inoltre impegnarsi a un automonitoraggio per due settimane. Per tutti gli altri, Delhi prevede invece il test all‘arrivo, la quarantena domiciliare di una settimana e un secondo test all‘ottavo giorno: quando tutti i test saranno negativi dovrà essere eseguito comunque un automonitoraggio di sette giorni. L‘India ha tenuto le frontiere chiuse ai viaggiatori internazionali dal marzo 2020 al 15 ottobre di quest‘anno. Per attirare nuovamente i turisti e ridare fiato agli operatori del settore, gravemente toccati dalla chiusura di un anno e sette mesi, il governo ha promesso che i primi 500 mila visti saranno concessi gratuitamente.

Israele

Cresce in Israele la preoccupazione per l’ingresso della variante AK4.2 (discendente della Delta), dopo che finora sono stati rilevati sei casi. Il premier Naftali Bennett, dopo una consultazione straordinaria indetta ieri con responsabili del ministero della sanità, ne ha convocata oggi una seconda. In questa seduta sarà discusso fra l’altro un possibile aggiornamento delle precauzioni da adottare in vista della riammissione - a partire dal primo novembre - di turisti stranieri vaccinati. In un’intervista alla radio pubblica Kan Salman Zarka, responsabile della lotta al Covid, ha detto che la variante AK4.2 è stata rilevata in quattro individui giunti in Israele dalla Moldova e in altri due provenienti dalla Gran Bretagna. Israele è in contatto costante con quei Paesi, ha aggiunto, per ricevere dati aggiornati. «Noi seguiamo gli sviluppi con grande attenzione, in maniera continuata ed adottiamo un atteggiamento prudente», ha aggiunto. Zarka ha poi fatto appello agli israeliani che ancora non si sono immunizzati a procedere al più presto alle vaccinazioni che, ha rilevato, si sono rivelate di grande importanza per arginare la quarta ondata di pandemia, denominata ‘ondata Deltà.

Gran Bretagna

La British Medical Association (Bma), il principale sindacato dei medici nel Regno Unito, ha invocato l’intervento del governo conservatore affinché passi al piano B contro il Covid, introducendo in Inghilterra restrizioni (come l’obbligo della mascherina in alcuni contesti), dopo quello che definiscono un livello «inaccettabile» di contagi per l’Nhs (il servizio sanitario nazionale), arrivati ieri (in tutto il Paese) a quasi 50 mila al giorno. Inoltre l’esecutivo viene accusato di essere «intenzionalmente negligente» per non aver reimposto regole di contenimento. In merito ieri si era espresso il ministro della Sanità, Sajid Javid, che non ritiene per ora necessario passare al piano B ma punta sulla necessità di ridare slancio alla campagna dei vaccini, come prevede il piano A attualmente in vigore. Rispetto all’appello dei medici britannici, ha risposto il viceministro della Sanità Edward Argar, ribadendo quanto detto da Javid in conferenza stampa: l’Nhs non è sottoposto a «pressioni insostenibili» per giustificare le restrizioni, in quanto ci sono circa 95 mila posti letto negli ospedali, con 7 mila occupati da pazienti Covid e 6 mila vuoti. 

Australia

Finisce a Melbourne, in Australia, il lockdown più lungo al mondo dall’inizio della pandemia di Covid. Lo riporta Sky news. La città ha trascorso ben 262 giorni, quasi nove mesi, in confinamento dal marzo del 2020. Da domani pub, ristoranti e caffè riapriranno alle persone completamente vaccinate. Resta l’obbligo di mascherina al chiuso e la capienza limitata. «Nello stato di Victoria abbiamo percorso la strada più lunga, quella strada finisce stanotte», ha detto il primo ministro australiano Scott Morrison. Le autorità avevano promesso di revocare il lockdown una volta che il 70% delle persone avesse ricevuto due dosi di vaccino.