Tante parole, nessuna soluzione dalla politica

La politica si ripresenta per riprendersi la scena. E lo fa mostrando i suoi aspetti ben noti e, in questa fase critica, ancora più deprecabili

Milano, 26 aprile 2020 - È rimasta alla finestra, attonita e spiazzata dall’emergenza sanitaria e dalla violenza del virus. Ma ora che si profila l’allentamento delle misure di contenimento è tornata di prepotenza. La politica si ripresenta per riprendersi la scena. E lo fa mostrando i suoi aspetti ben noti e, in questa fase critica, ancora più deprecabili. Si assiste infatti allo spettacolo di divisioni laceranti dentro la maggioranza e tra maggioranza e opposizioni sulle ricette economiche e sociali per uscire dall’emergenza e sull’atteggiamento da tenere verso gli alleati europei sulle modalità di aiuto e gli strumenti per stimolare la ripresa.

In settimana si sono registrate, secondo alcuni, prove tecniche di nuove maggioranze. La verità è che, semplicemente, ogni forza politica prova a recuperare lentamente e faticosamente il rapporto col suo elettorato, agitando slogan tipici delle campagne elettorali, pur sapendo che il ricorso alle urne anticipate è alquanto improbabile. Anche il voto regionale slitterà al prossimo autunno. E i cittadini italiani faticano a comprendere i toni a tratti esasperati della dialettica tra i partiti, incapaci finora di fornire quelle risposte che tutti attendono. Nelle priorità del Paese reale non ci sono soltanto le date dell’allentamento delle restrizioni adottate in queste settimane. Imprese, artigiani, commercianti, liberi professionisti esigono indicazioni rassicuranti sui tempi e le azioni per riattivare i motori della produzione e dell’erogazione di beni e servizi. 

Su questo sarà decisivo il Def in tutte le sue articolazioni. Il tema liquidità passa attraverso l’accordo che prenderà corpo con la proposta che la commissione europea presenterà il 6 maggio. Mancano ancora dieci giorni che al momento appaiono un’eternità, vista l’urgenza di molte famiglie che non riescono a pagare bollette e canoni di affitto. Difficile capire quanto la politica sia consapevole della situazione. E capace di guidare la ripartenza che, da domani al 18 maggio, dovrà gradualmente riportarci sui binari della normalità e scongiurare la catastrofe socioeconomica.