Turismo, con i vaccini tornano prenotazioni e ottimismo: "Il clima è cambiato"

Il vicepresidente di ATR-Confesercenti Milano: "Non ci sono ancora dati, ma la gente torna a parlare di viaggi e noi ci crediamo"

Anche per le compagnie aeree si intravede la luce infondo al tunnel

Anche per le compagnie aeree si intravede la luce infondo al tunnel

Milano, 20 gennaio 2021 - La speranza è in viaggio, grazie ai vaccini e al passaporto sanitario. Secondo molti operatori, c’è una piccola ripresa delle prenotazioni nelle agenzie turistiche e negli alberghi, e pare legata proprio alle persone che si sono già vaccinate o che hanno in programma di farlo con certezza. «Non abbiamo numeri sottomano - conferma con tutta la prudenza del caso Filippo Seccamani, titolare dell’Hotel Galles in piazza Lima a Milano e vicepresidente di ATR-Confesercenti Milano (associazione di categoria cui fa capo anche Assoturismo) - ma la sensazione è precisa, il clima di fiducia è migliorato. Certo, è presto per le certezze, ma anche il passaporto sanitario può essere uno strumento utile. Certo, il piano di rilancio del Paese così com’è non mi convince, va gestito meglio».

Su cosa si basano queste sensazioni positive? «Non ancora sulle statistiche, ma la gente comincia a parlare di viaggi. Grazie al vaccino, evidentemente, c’è un clima di maggior fiducia, rispetto a novembre. Ora la luce in fondo al tunnel la vediamo. Certo, avere fatto la zona rossa in Lombardia sulla base di dati quindicinali è stato un grave errore. E poi i virologi dicono tutto e il contrario. Con il risultato che molta gente è ancora in casa integrazione. Ma guardiamo alla speranza, adesso».

Sulla crisi del turismo, che sembrava scivolata in una spirale senza fine, l’accoppiata vaccini-passaporto sanitario sembra dunque una carta chiave. Presto, sembra infatti, si tornerà a volare in sicurezza, grazie all’utilizzo del passaporto sanitario digitale. Questo strumento sta per diventare realtà, e le prime sperimentazioni riguarderanno due importanti compagnie aeree, che daranno il via ai test nei prossimi mesi. Si chiama Iata Travel Pass, un sistema di certificazione globale condiviso da tutti i vettori, sul quale si è al lavoro ormai da mesi. Lo scorso novembre la Iata (International Air Transport Association) aveva annunciato l’intenzione di creare una app volta a testimoniare l’idoneità al volo, un vero e proprio certificato di negatività al Covid-19 sotto forma di documento digitale – valido in ogni angolo del globo. Un metodo rapido e sicuro per l’organizzazione dei viaggi da parte delle compagnie aeree, in un settore che mai come oggi sta vivendo una difficile crisi economica.

Finalmente il passaporto sanitario digitale troverà applicazione, grazie alla fase sperimentale che sta per avere inizio mediante due importanti compagnie aeree. La prima è Etihad, che utilizzerà lo Iata Travel Pass su alcuni voli selezionati in partenza da Abu Dhabi nel primo trimestre del 2021. In caso di esito positivo, il pass verrà esteso ad altre destinazioni e troverà impiego su larga scala. Emirates, invece, inizierà i propri test nel mese di aprile, sui voli in partenza da Dubai. Anche in questo caso, qualora i risultati dessero l’esito sperato, entro l’estate la compagnia aerea estenderà l’utilizzo del passaporto sanitario a tutti i suoi voli. Non sorprende che l’iniziativa sia partita da due vettori degli Emirati Arabi Uniti: stiamo parlando di un Paese che ha dato il via ad una massiccia campagna di vaccinazione, seconda solamente a quella promossa da Israele.

Dal 5 gennaio un test è in corso anche in Italia, sulla tratta Alitalia che collega Roma a New York. Il debutto con il volo AZ608 da Fiumicino al Jfk. A Fiumicino i passeggeri in partenza per la Grande Mela si sottopongo a un test antigenico rapido, come già avviene per altre rotte Covid-tested (ossia in cui l’esito dell’esame sostituisce l’autoisolamento a destinazione). L’aggiunta è un tassello digitale: l’applicazione si chiama Aokpass ed è sviluppata dalla Camera di commercio internazionale (Icc), e di fatto memorizza il risultato negativo del test sullo smartphone tramite un qr code. Al momento dell’imbarco gli assistenti di volo scannerizzano il codice e verificano le credenziali sanitarie dei passeggeri, che così, atterrati a New York, hanno il via libera per muoversi senza doversi sottoporre a una quarantena preventiva.

Uno studio di Ideaworks, società di consulenza del settore aeronautico, calcola una contrazione fino al 36% dei viaggi aerei business nel 2021. Rispetto all’anno precedente, nel 2020 ne è stato effettuato solo il 15%. Le compagnie aeree, dati Iata, denunciano 118 miliardi di dollari di perdite per l’anno scorso. La diffusione della pandemia ha disincentivato i viaggi a livello globale, e il momento della ripartenza è la meta più attesa.

Intanto ieri L’assessore regionale lombardo al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni, ha aperto i lavori del Tavolo regionale per le politiche turistiche e dell’attrattività, cui hanno preso parte le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore, come previsto dalla legge regionale del turismo. “C’è tanto da fare - ha detto l’assessore Magoni - per la nostra Lombardia. Testa bassa e lavorare, ascoltando le istanze di professionisti, lavoratori e imprese del turismo, alle prese con una crisi senza precedenti: solo così, tutti insieme, sapremo rialzarci”. “Bisogna mettere al centro della nostra azione tre concetti chiave: semplificazione, sostenibilità, innovazione. Dobbiamo - ha continuato l’assessore - farci trovare pronti: dopo questi mesi di chiusura totale, le persone avranno voglia di viaggiare e riscoprire luoghi e bellezze vicine. È una sfida che dobbiamo assolutamente vincere. Ne va della sopravvivenza dell’intero comparto”.