Frontalieri, la Svizzera proroga il telelavoro fino al 31 dicembre 2022

La decisione del Consiglio federale sulla base dele normative europee in materia di sicurezza sociale

Frontalieri

Frontalieri

Frontalieri, telelavoro esteso per tutto il 2022. Lo ha stabilito il Consiglio federale svizzero, adeguanodisi alle regole europee di assoggettamento in materia di sicurezza sociale previste nell'ambito dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone e della Convenzione Aels. 

Fino al 31 dicembre 2022, un lavoratore frontaliero rimane quindi soggetto alla legislazione svizzera in materia di sicurezza sociale, anche se svolge la sua attività in modalità di telelavoro nel suo Paese di residenza, a prescindere dalla percentuale di attività svolta in quest'ultimo. L'attuazione di questa misura eccezionale avrebbe dovuto cessare alla fine di giugno. In base alla proroga, invece, sino a fine anno per i lavoratori frontalieri e i loro datori di lavoro non cambia nulla per quanto riguarda le assicurazioni sociali.

Poiché il telelavoro si è ormai affermato in tutta Europa, in futuro il coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale dovrà tenere conto di questa evoluzione, spiega il Consiglio federale elvetico. Il 14 giugno 2022 i membri della Commissione amministrativa dell'Ue per il coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale hanno quindi deciso di estendere l'applicazione flessibile delle regole di assoggettamento, per un periodo transitorio, fino appunto al 31 dicembre 2022.

A partire dall'1 gennaio 2023, queste regole dovrebbero essere adeguate o interpretate per consentire lo svolgimento di una certa percentuale di telelavoro nello Stato di residenza senza modifica della legislazione applicabile in materia di sicurezza sociale. L'attuazione concreta sarà concordata nei prossimi mesi a livello europeo nonché tra la Svizzera e gli Stati confinanti.