Quanto aumenterà lo stipendio nel 2023 con il taglio del cuneo fiscale? I calcoli

Il Governo Meloni studia l'intervento che potrebbe mettere più soldi nelle buste paga dei lavoratori dipendenti

Il Governo Meloni lavora alla Manovra economica che dovrà vedere la luce entro il 31 dicembre. Età pensionabile, pace fiscale, flat tax (per le partite Iva), tetto al contante e taglio del cuneo fiscale sono fra i provvedimenti che la Legge di bilancio dovrà contenere.In particolare a quanto ammonterà il taglio del cuneo fiscale? Quanto farà aumentare lo stipendio degli italiani?

Tasse
Tasse

Cos'è il cuneo fiscale

Semplificando al massimo il cuneo fiscale è la differenza fra lo stipendio lordo e quello netto in busta paga. E' costituito dunque dalle tasse e dalle trattenute che vengono effettuate sia lato lavoratore sia lato azienda. 

Ma quanto aumenterà effettivamente lo stipendio 2023 dei dipendenti col taglio del cuneo fiscale?

Taglio 2 o 5%?

Per quanto riguarda il cuneo fiscale, è certa la proroga del taglio del 2% dei contributi che versano i lavoratori introdotto dal governo Draghi e che altrimenti scadrebbe a fine anno, taglio che interessa i redditi fino a 35.000 euro. Allo studio l'ipotesi di incrementare la riduzione dei contributi portandola al 5% e si sta anche valutando la sua ripartizione, se farla ricadere per due terzi sulla quota a carico dei lavoratori e un terzo sulle imprese o viceversa.

Il taglio del governo Draghi

Il governo Draghi l'anno scorso aveva tagliato il cuneo fiscale dell'1,8% sui redditi fino a 35.000 euro. Un provvedimento introdotto nel mese di luglio del 2022 e in vigore fino al 31 dicembre di quest'anno.

I calcoli col 2%

Una riduzione che è valsa fra i 10 e i 25 euro al mese in più in busta paga al mese a seconda del livello degli stipendi: 12 euro mensili per chi guadagna 1000 euro al mese, 17 per chi arriva a 1.500 e 25 per chi arriva ai 2.600 euro netti al mese. Il governo Meloni potrebbe prorogare questo taglio del 2% anche per il 2023. Ma l'obiettivo è quello di arrivare al 5%.

I calcoli con il 5%

Introducendo un taglio del 5% sul cuneo fiscale per i redditi sotto i 35.000 euro secondo i calcoli di Confindustria si arriverebbe a mettere circa 1.200 ero in più in busta paga. Si andrebbe dai circa 100 euro al mese per i redditi più bassi a poco meno di 50 euro al mese per chi arriva ai 35mila euro all'anno.

Confindustria

"Il taglio del cuneo fiscale è l'unico modo - ha sottolineato nelle ultime ore il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi - per rimettere soldi in tasca ai lavoratori soprattutto quelli con i redditi bassi, sotto i 35mila euro, che di più soffrono il peso dell'inflazione a doppia cifra: per loro arriverebbero almeno 1.200 euro in più l'anno. Un intervento dal costo rilevante, 16 miliardi la proiezione nella proposta di viale dell'Astronomia, che si possono trovare rivedendo gli oltre mille miliardi di spesa pubblica annua: "Riconfigurare il 4-5%" significa avere a disposizione 50-60 miliardi, risorse per fare anche questo intervento, sostiene Bonomi. Il taglio del cuneo fiscale è un obiettivo del governo, che la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha da subito indicato nella misura di cinque punti. Un impegno a cui arrivare progressivamente, nella legislatura.

Ripartizione

"Il taglio del cuneo fiscale sarà per 2/3 per il lavoratore e 1/3 per l'azienda”, ha dichiarato nei giorni scorsi il ministro per lo Sviluppo Economico Adolfo Urso.

Tassazione sul lavoro in Italia

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi aveva recentemente sottolineato come "in Italia il lavoro viene tassato come un bene di lusso". La tassazione sui salari, effettivamente, nel nostro Paese si aggira intorno al 46% secondo quanto riporta il rapporto Taxing Wages 2021 dell’OCSE.