Il taglio del cuneo fiscale aumenta all'1,8%: per chi, quanto vale e impatto su buste paga

Il Dl aiuti-bis prevede un incremento dell'1% rispetto l'ipotesi iniziale

Potrebbe salire all'1,8% il taglio del cuneo fiscale già dalla prossima busta paga. Il provvedimento che alzerebbe di un punto percentuale il taglio già previsto dello 0,8% porterà dei benefici sulla busta paga da luglio a fine anno.

Cuneo e pensioni

E' questa la novità, insieme all'ipotesi di un anticipo di tre mesi della rivalutazione delle pensioni, con gli assegni che aumenteranno del 2% a partire da ottobre, prevista dal Dl Aiuti bis, illustrato questa mattina dal Governo ai sindacati.

Cos'è il cuneo fiscale

In parole povere il cuneo fiscale è la differenza fra il netto e il lordo in busta paga. In sostanza sono le tasse e le trattenuto che sono in parte a carico del lavoratore e in parte del datore di lavoro. In Italia è fra i più alti d'Europa.

Taglio del cuneo fiscale

Il Dl aiuti bis prevederebbe dunque un punto in più di taglio del cuneo, che arriva così all'1,8%, a partire dal primo luglio e fino alla fine dell'anno.

Quanto vale l'aumento

A conti fatti il taglio del cuneo fiscale portato al 1,8%, su uno stipendio di 1.500 euro lordi si traduce in 27 euro al mese, mentre per uno di poco meno di 2.700 euro lordi (che corrispondono ai 35mila euro di reddito annui, limite massimo al quale si applicherà il taglio) l'impatto sarebbe di 46 euro al mese.

A chi sarà applicato

Il taglio del cuneo fiscale dell'1,8% sarà applicato ai redditi annui fino a 35mila euro.

Dl aiuti bis

È, secondo quanto si apprende, lo schema dei nuovo interventi su lavoro e pensioni che saranno introdotti con il decreto aiuti bis, illustrato dal governo ai partiti nel corso di una riunione in mattinata a Palazzo Chigi. Nel corso dell'incontro non sarebbero stati quantificate le risorse necessarie per i due interventi.