CREARE un cambiamento positivo per la società. Sostenere la cultura e le comunità locali. Contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. L’86% degli intervistati in una recente ricerca sulla brand equity si aspetta che un’azienda si impegni in azioni utili alla società, cioè faccia profitti generando nel contempo benefici per tutti. È proprio questa la mission di Tangible, un’azienda di Santarcangelo di Romagna, nel Riminese, specializzata in progettazione e innovazione di servizi e prodotti digitali che abbiano un impatto positivo sul business dei clienti, sulle persone e sull’ecosistema in cui sono integrati.
L’azienda si basa su un modello economico e imprenditoriale in cui la competizione non è impostata solo sul profitto, ma anche su parametri oggettivi che ne valutano l’impatto positivo sulla società e sul pianeta. Il tutto seguendo la filosofia dei tre soci, Nicolò Volpato (founder), Luca Scarpa e Ilaria Mauric. Tangible ha definito i primi parametri per misurare concretamente l’impatto positivo sui progetti e sui servizi erogati, 2 interni e 6 esterni. Tra questi, i parametri interni prevedono che su tutti i progetti vengano condotti test di usabilità con utenti ipo-non vedenti e si adotti un linguaggio inclusivo, sia visivo (come le illustrazioni) che verbale, per rappresentare le pluralità. I 6 parametri esterni misurano il livello di accessibilità, impatto di inclusione, impatto sociale del servizioprodotto, digitalizzazione (accesso per chiunque e da qualunque luogo a informazioni centralizzate).
Abilitare un’innovazione guidata dall’etica genera anche un ritorno sull’investimento: essere accessibili, ad esempio, significa parlare a 3,1 milioni di persone disabili in Italia – il 5,2% della popolazione – altrimenti esclusi dalla fruizione di prodotti e servizi digitali. Significa anche giocare d’anticipo: nel 2019 il Parlamento europeo ha approvato l’European Accessibility Act e da giugno 2025 nessun prodotto o servizio non accessibile potrà essere immesso nel mercato.
"Sono 17 anni che siamo sul mercato – racconta Ilaria Mauric, Head of Design di Tangible – In tutto questo tempo abbiamo cambiato pelle ma non linea di pensiero. Negli ultimi anni si sono delineati forti e chiari obiettivi ben precisi. Avvicinandoci alla maggiore età, abbiamo sentito crescere il bisogno di avviare un percorso che ci aiutasse ad assumerci alcuni impegni formali e oggi abbiamo raggiunto il primo step, ovvero quello di essere una società Benefit".
Andrea Ropa