Quasi 2 miliardi dalla Lombardia all’estero: i soldi degli immigrati tornano a casa

Dati record nell’ultimo anno, segnato da un calo di contribuenti e Irpef versata

Euro, foto generica (Ansa)

Euro, foto generica (Ansa)

Milano, 27 giugno 2022 - ​Per trovare tanti soldi inviati dagli stranieri residenti in Italia ai Paesi di origine bisogna tornare al 2011: 8 miliardi di euro. Nel 2021, gli immigrati hanno mandato rimesse - i trasferimenti di denaro all’estero - per 7,7 miliardi, secondo dato più alto della serie storica disponibile dal 2005. A certificare un anno (quasi) da record è lo studio della Fondazione Moressa, l’istituto di ricerca creato e sostenuto dalla Cgia di Mestre su dati Mef-Dipartimento delle Finanze, analizzando i dati della Banca d’Italia. Il trend è in continuo aumento dal 2017, ma nell’ultimo anno il denaro invato a sostegno dele famiglie di origine è cresciuto del 12,2% rispetto al 2020, del 46,3% se confrontato col 2016. E anche l’incidenza sul Pil torna ad aumentare, raggiungendo lo 0,44%.

Oltre un quinto delle rimesse (22,7% del totale nazionale) parte dalla Lombardia (1,75 miliardi), prima regione in Italia davanti al Lazio (1,13 miliardi). Seguono Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, tutte con più di 600 milioni di euro inviati nel 2021. Dati record, in un anno che per la prima volta aveva fotografato un calo dei redditi dichiarati nei 730 dagli immigrati e dell’Irpef versata (come raccontato nel servizio pubblicato sul “Giorno“ l’8 giugno). Meno contribuenti, redditi più bassi dopo la crisi economica provocata dalla pandemia da Covid-19, Irpef che si assottigliano da una parte. Rimesse inviate alle famiglie di origine che crescono dall’altra. Secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa, "le rimesse rappresentano la prima forma di sostegno degli immigrati allo sviluppo dei Paesi d’origine. Anche nell’anno della pandemia, nonostante il calo dell’occupazione, gli immigrati hanno continuato a sostenere le famiglie in patria. I flussi sono addirittura aumentati, parallelamente alla riduzione delle possibilità di movimento".

Milano è la seconda provincia dietro a Roma per valore di rimesse: 859,8 milioni di euro, l’11,1% del totale. Nelle prime dieci a livello nazionale si trovano anche Brescia (229,4 milioni, il 3%) e Bergamo (162,1 milioni, il 2,1%). Il capoluogo lombardo e i comuni della Città metropolitana sono secondi a livello nazionale anche per l’incremento del denaro inviato a fine 2021 (+14%), con Brescia e Bergamo di poco sopra al 10%. Tra le province con i valori più alte di rimesse mandate ai Paesi d’origine si trovano anche Monza e Brianza con 111,6 milioni e Varese con 102,1. Seguono Mantova con 72,3 milioni, Como con 57,7, Pavia con 53, Cremona con 35, Lecco con 32,8, Lodi con 23,7 e Sondrio con 12,8%.