Spettacoli, nel 2020 al botteghino crollo del 77%

Il bilancio disastroso della Siae. Eppure l'anno era iniziato col segno più

Flash mob dei lavoratori dello spettacolo

Flash mob dei lavoratori dello spettacolo

Milano, 18 febbraio 2021 - Eventi in calo del 70 per cento, ingressi giù del 73 per cento, spesa al botteghino crollata del 77,58%. Lo stato di salute del settore dello spettacolo sta tutto in questi numeri ed è drammatico. A tirare le fila di un anno disastroso è la Siae con i primi dati del suo  dell'Osservatorio dello Spettacolo: "La crisi pandemica ha messo a dura prova l'intero settore nell'anno che ci siamo lasciati alle spalle". Il bilancio conferma conferma "sostanzialmente le tendenze emerse dalle cifre relative al periodo da gennaio a giugno dell'anno scorso, che erano state pubblicate nel mese di novembre: complessivamente gli eventi sono diminuiti del 69,29%, gli ingressi hanno segnato un calo del 72,90%, la spesa al botteghino e' scesa del 77,58% mentre la spesa del pubblico ha avuto una riduzione dell'82,24%".

Un 2020 che faceva ben sperare

Nei primi due mesi del 2020, quando ancora non era scattata l'emergenza sanitaria, non solo gli eventi erano cresciuti rispetto all'anno precedente del 3,38%, ma si era registrato un aumento degli ingressi del 15,49% grazie ad una grande partecipazione del pubblico, disposto a spendere più di quanto avesse fatto nello stesso periodo dell'anno precedente (+17,23%). Nel periodo dal primo gennaio al 22 febbraio 2020 "hanno riportato il più alto incremento in termini di eventi le mostre (+ 9,51%) e il cinema (+6,75%), grazie anche all'uscita in sala del film "Tolo Tolo". I concerti, invece, hanno registrato una timida crescita in termini di offerta (+ 1,21%) ma un forte incremento della spesa al botteghino (+26,54%).

Da marzo 2020 

A seguito dell'emergenza coronavirus, da marzo 2020 "sono stati chiusi al pubblico tutti i luoghi della cultura e sono stati annullati gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli teatrali e cinematografici. Solo a partire dal mese di maggio sono stati riaperti, a determinate condizioni, i musei e gli altri luoghi della cultura e da giugno 2020 è stato possibile lo svolgimento di spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema e in altri spazi, sebbene con una diminuzione della capienza massima. Tuttavia a ottobre 2020, in considerazione dell'andamento dell'epidemia e dell'incremento dei casi sul territorio nazionale, sono state nuovamente introdotte, progressivamente, le stesse limitazioni disposte nei primi mesi dell'anno. Tutto ciò ha determinato gravi perdite per il settore dello spettacolo con pesanti ricadute anche sui livelli occupazionali".